Palestra di Mussolente: destinata all’inclusione delle persone svantaggiate

Il primo polo destinato allo sport per chi ha vulnerabilità psico-fisiche.

Palestra di Mussolente: destinata all’inclusione delle persone svantaggiate
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Palestra di Mussolente: destinata all’inclusione delle persone svantaggiate

La palestra inferiore del Palazzetto dello Sport diventerà un polo socio-sportivo per l’inclusione delle persone svantaggiate. Approvata giovedì 28 marzo la delibera che toglie la rilevanza economica alla struttura. Sarà il primo polo destinato allo sport per persone con vulnerabilità psico-fisiche. Un polo di eccellenza socio-sportivo che mette la persona al centro: è quello che diventerà la palestra inferiore del Palazzetto dello Sport di Casoni-Mussolente.

La scelta

La proposta della giunta comunale è stata discussa e approvata giovedì 28 marzo, nel corso del Consiglio comunale, dove sono state ripercorse le tappe che hanno portato l’Amministrazione a fare questa scelta unica sia nel panorama bassanese che a livello provinciale e cioè trasformare quella che era una palestra con finalità commerciali gestita in concessione in una struttura volta all’inclusione sociale e lavorativa delle persone svantaggiate. Una soluzione dettata da due aspetti: i numeri e la volontà dell’amministrazione comunale di investire ulteriormente nel sociale e nell’integrazione. Va detto, infatti, che la struttura risulta anti-economica da quando, nel 2014, era stato risolto per gravi inadempienze il contratto con uno dei gestori a cui era stata data in concessione la palestra. A nulla sono valsi i tre bandi andati deserti e messi a punto dall’amministrazione comunale per affidare la gestione ad un esterno, nonostante il ribasso del canone del 32%, passato dai 2500 euro mensili, ai 2000 euro, ai 1700 euro del terzo bando. Per cui, visto che la palestra del piano inferiore sembra essere fuori mercato perché nonostante diversi interessamenti prima della presentazione della domanda, nessuno ha mai formalizzato la candidatura e a fronte di costi di gestione annuali di circa 25mila euro che comunque il Comune deve sostenere, l’amministrazione ha esteso la riflessione intraprendendo, come dispone anche l’attuale Codice degli Appalti, una ricerca di mercato e sondando il terreno tra le associazioni sportive, le imprese, le Cooperative e altri enti. Un approfondimento da cui è emersa l’istanza di creare una struttura centrata sui bisogni delle persone e che affianchi alle finalità sportive, anche quelle sociali ricomprendendo l’aiuto alla persona a 360° e all’aggregazione di tutti, nessuno escluso.

L'iter amministrativo

La giunta, ritenendo questa esigenza assolutamente coerente con lo spirito della propria gestione amministrativa, ha quindi proceduto con l’iter amministrativo necessario che prevede, in primis, la sottrazione della rilevanza economica dell’impianto, sottolineando che lo scopo primario ora diventa quello del soddisfacimento dell’interesse della collettività. Un vero e proprio investimento sociale che porterà il complesso sportivo di Mussolente ad essere da esempio per tutti soprattutto nella complementarietà che troverà spazio tra la gestione “imprenditoriale” e la massima attenzione a tutte le persone donando dignità all’individuo, alle famiglie in tutti gli ambiti.

 

Il commento del sindaco

Spiega il sindaco, Cristiano Montagner: “Le vicissitudini del passato legate alla gestione dell’impianto ci hanno portato a fare una scelta controcorrente e alternativa rispetto allo standard generale: quella di abbandonare i tentativi per una gestione in concessione con finalità economiche, a favore di un investimento nel sociale, mirato alla persona e a creare un polo di eccellenza senza persone di serie A e di serie B. E’ un’operazione in linea con l’operato portato avanti in questi cinque anni, rivolto ad alzare continuamente l’asticella e abbracciando sfide il cui fine prioritario è sempre quello del benessere della persona e della qualità della vita di tutti i cittadini. Sono felicissimo perché questo investimento sociale riporterà la vera dignità a tutti completando l’aspetto imprenditoriale con quello umano e del lavoro. Da un lato, pertanto, la palestra del piano superiore del Palazzetto continuerà ad essere gestito direttamente dal Comune che in questi mesi, con le proprie risorse, sta facendo uno sforzo notevole visto che, fortunatamente, la struttura è utilizzata dalle 14.00 alle 23.00 di tutti i giorni feriali dalle varie associazioni sportive. Dall’altro lato, nelle prossime settimane sarà messo a punto un bando per la selezione del futuro gestore il quale, tra i requisiti, dovrà avere non più la finalità del lucro ma l’inclusività sociale sia nella pratica sportiva sia nell’attenzione alla persona svantaggiata, vulnerabile, disabile (psichica, fisica, mentale) ampliando ulteriormente anche l’offerta sportiva dedicata ai bambini, ragazzi, ai soggetti deboli, al recupero riabilitativo con la creazione di nuove strutture atte all’accoglienza di nuove pratiche sportive. Parliamo di un’inclusività sociale a 360 gradi anche dal punto di vista occupazionale perché chi parteciperà al bando dovrà occuparsi anche della gestione della custodia, della sorveglianza, delle pulizie e della gestione del bar dell’impianto e per farlo dovrà avvalersi anche di persone che appartengono a fasce svantaggiate o a disoccupati del nuovo millennio. L’obiettivo è quello di completare l’iter nei prossimi mesi in modo da essere pronti con la nuova gestione con la ripresa attività sportive a fine estate”.

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