Continuano le indagini

Palazzina esplosa a Gallio: la colpa è di chi ha tranciato il tubo di gas o di chi ha indicato il punto?

Il Procuratore di Vicenza: "Una società avrebbe eseguito la tracciatura del percorso, sulla base di mappe che gli sarebbero state fornire dalla società che gestisce la rete del gas. La seconda, invece, avrebbe eseguito materialmente i lavori"

Palazzina esplosa a Gallio: la colpa è di chi ha tranciato il tubo di gas o di chi ha indicato il punto?
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La comunità di Gallio è ancora scossa dalla devastante esplosione che ha causato il crollo di una palazzina di tre piani, portando alla morte di Luigi Rossato, medico in pensione. Mentre si attende la conferma ufficiale dell'identità del corpo ritrovato sotto le macerie, la Procura di Vicenza continua la ricerca dell'eventuale responsabile dell'accaduto (in copertina: la casa di Luigi Rossato, distrutta dall'incendio).

Continuano le indagini

Nel frattempo, la Procura di Vicenza, guidata da Lino Giorgio Bruno, sta cercando di fare chiarezza sulle responsabilità della tragedia, che ha portato alla morte del Dottor Luigi Rossato, medico in pensione del luogo.

Luigi Rossato

Le ipotesi di reato includono omicidio colposo e disastro colposo, ma un nuovo elemento potrebbe complicare ulteriormente la vicenda: il figlio della vittima, Michele, che si trovava nell'abitazione al momento dell'esplosione, ha riportato diverse lesioni e bruciature. Elementi che andrebbero ad aggiorare l'iscrizione alla Procura, aggiungendo il reato di lesioni colpose.

 

 

Coinvolte due società

Nessuno è stato ancora formalmente indagato, ma l'attenzione degli inquirenti è rivolta alle due società coinvolte nei lavori stradali eseguiti in Via Ech, nei pressi della palazzina crollata.

"Risulta che abbiano operato sul luogo due distinte società" ha spiegato il procuratore in un'intervista al TGR. "Una avrebbe eseguito, sulla base di mappe che gli sarebbero state fornire dalla società che gestisce la rete del gas, la tracciatura del percorso che avrebbero dovuto eseguire i macchinari per il taglio sulla superficie stradale. La seconda, invece, avrebbe eseguito materialmente i lavori".

Tuttavia, ancora è tutto da indagare, in quanto la Procura sta aspettando il resoconto finale del Comando dei Vigili del Fuoco, nella speranza di poter trovare maggiori risposte su quanto successo.

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Altopiano senza gas

Le forniture di gas, interrotte anche nei comuni limitrofi di Enego, Foza e parte di Asiago, non sono state ancora ripristinate e gli operai stanno ancora lavorando senza sosta per risolvere il problema, nella speranza di concludere il tutto entro sabato mattina, 5 ottobre.

Vista la mancanza di questo servizio, i Comuni stanno tenendo monitorata la situazione, per informare i cittadini della chiusura momentanea degli impianti privati, per poi procedere a una riattivazione progressiva di tutta la rete. Di seguito, quanto comunicato dal Comune di Enego:

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