Ossa umane (con tanto di teschio) all'interno di una porcilaia
Ma i (costosissimi) rilievi predisposti dalla Procura hanno dato una risposta. E quanto emerso è da non credere...
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Vicenza hanno dato esecuzione, nei giorni scorsi, a un provvedimento emesso dal Tribunale di Vicenza su richiesta della locale Procura della Repubblica, nel cui ambito è stato disposto il sequestro conservativo di beni mobili e immobili nei confronti di un imprenditore imputato per il delitto di simulazione di reato.
Ossa umane (con tanto di teschio) all'interno di una porcilaia
L’uomo, nei cui confronti i finanzieri hanno eseguito il sequestro conservativo, è attualmente a processo per l’ipotesi delittuosa di simulazione di reato in quanto, nell’ambito di una denuncia presentata nell’ottobre del 2017, avrebbe fornito dichiarazioni - rivelatesi poi false - concernenti il ritrovamento, in occasione di alcuni scavi effettuati qualche mese prima all’interno di una porcilaia di cui aveva acquisito la disponibilità, di diverse ossa umane (tra le quali anche un teschio, costole e ossa lunghe) occultate all’interno di un sacco di nylon sotterrato nell’appezzamento di terreno destinato, dal precedente proprietario, ad allevamento di suini.
Avviate minuziose ricerche
La Procura della Repubblica di Vicenza, al fine di trovare riscontri ai gravi fatti denunciati dall’odierno imputato, aveva avviato minuziose e onerose ricerche disponendo scavi, acquisizioni stratigrafiche, sbancamenti e setacciamenti di terreno, eseguendo analisi tecnico-specialistiche sui reperti rinvenuti avvalendosi, a tale scopo, anche dell’ausilio di consulenti tecnici specializzati.
Sequestro conservativo
In relazione all’entità dell’esborso sopportato, il Pubblico Ministero procedente ha ottenuto dal Tribunale l’applicazione della misura cautelare del sequestro conservativo, nei confronti dell’imputato, dei beni mobili e immobili a lui riconducibili.
I timori del Tribunale
Infatti, il Tribunale ha ritenuto vi sia fondata ragione di ritenere che possano venire a mancare o disperdersi le garanzie per il pagamento della pena pecuniaria, delle spese del procedimento e di ogni altra somma dovuta all’Erario e ha pertanto disposto il sequestro conservativo, eseguito dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Vicenza, di beni mobili, disponibilità finanziarie e immobili fino alla concorrenza dell’ammontare di euro 139.800,00.
La pena pecuniaria
Le Fiamme Gialle del capoluogo vicentino, ricevuta la delega dall’Autorità Giudiziaria, avvalendosi delle banche dati in uso alla Guardia di Finanza, hanno immediatamente provveduto alla ricostruzione della posizione patrimoniale ed economico-finanziaria dell’imputato, e hanno provveduto - in un unico contesto temporale - a cautelare i beni intestati allo stesso, al fine di garantire l’eventuale pagamento delle spese di procedimento, della pena pecuniaria e di ogni altra somma dovuta all’Erario.
Al termine delle operazioni di sequestro sono stati sottoposti a blocco conservativo, fino al raggiungimento del quantum stabilito dal Tribunale di Vicenza, somme di denaro giacenti su conti correnti, due automobili, nonché fabbricati e terreni.