Nove e la Festa della Ceramica: non tre, ma quattro giornate per i Portoni Aperti

Una festa, quella della Ceramica di Nove, ricca come sempre di colori e suoni, accompagnati da buon cibo.

Nove e la Festa della Ceramica: non tre, ma quattro giornate per i Portoni Aperti
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Nove e la Festa della Ceramica: non tre, ma quattro giornate per i Portoni Aperti

Sarebbero dovuti essere tre giorni di eventi per scoprire i segreti della terra e la magia di un’arte antica. Una festa, quella della Ceramica di Nove, ricca come sempre di colori e suoni, accompagnati da buon cibo. I meravigliosi «Portoni Aperti», il fascino delle cotture sperimentali, delle storiche manifatture novesi e delle opere di artisti e artigiani da tutto il mondo. Invece, oltre al 6, 7 e 8 settembre, il calendario della manifestazione aggiunge anche una quarta data, quantomai emblematica: 9/9/2019. Dunque, non tre ma bensì quattro giorni di puro divertimento.

«La data del 9 settembre è una sorta di “remake” dell’idea avuta dieci anni fa in occasione del 9/9/2009 – spiega Raffaella Campagnolo, sindaco di Nove – e così abbiamo pensato di riprenderla, non per dare risalto ad una data ma all’idea di festa. È il momento dell’anno in cui la ceramica e l’attività produttiva diventano un veicolo per stare insieme, per fare comunità. L’idea di continuare la festa ci piaceva, la stiamo pensando e strutturando ancora nei dettagli perché il lavoro e l’attività artistica per noi sono passione, tradizione e sguardo al futuro. Lunedì 9 settembre, nel pomeriggio, ci saranno svariati artisti che continueranno a fare fuoco: l’attività dei fuochi in piazza è bella, suggestiva e significativa poiché offre un vero e proprio spaccato vivente sul mondo laboratoriale. Coinvolgerà un bel numero di artisti e di ore, come detto inizierà il pomeriggio e durerà fino a sera, e darà l’opportunità di produrre diverse cotture: è una festa di lavoro a tutti gli effetti, che troverà spazio nel parcheggio in piazza».

Ma le novità, sempre unite alla forte tradizione culturale di Nove, non sono certo finite.

«Tornerà la Pissota, per la cui data stiamo definendo gli ultimi dettagli visto che la Pro Loco sta reclutando i personaggi per uno spettacolo d’animazione che coinvolge tanta gente. Siamo davvero felici di riavere un evento emozionante, che cattura l’attenzione di grandi e piccini. Da una parte il ritorno della Pissota vuol dire mantenere viva la cultura popolare e dall’altra è un modo per coinvolgere le persone, renderle attive. Sarà fatta in piazza e la Pro Loco ne è promotrice. Anzi, ne approfitto per ringraziare tutti coloro che si stanno dando da fare e ci auguriamo che ci possa essere un’ampia partecipazione, in modo tale da permettere di realizzare la Pissota nella sua forma completa e non ridotta, come avvenuto qualche anno fa e come presumibilmente avverrà a settembre».

Spostandoci dalla tradizione al futuro, un ruolo importante verrà affidato al Liceo De Fabris ed a tutti i ragazzi che da sempre sono parte integrante della Festa della Ceramica.

«Il desiderio per quest’anno e per il futuro è che i ragazzi possano essere protagonisti all’interno della festa portando avanti un messaggio fondamentale: la sinergia fra territorio, attività produttive e liceo. Quest’anno la Confartigianato ha accolto e sosterrà una mostra, organizzata da un istituto scolastico, ed il motivo per cui hanno accolto con gioia questa proposta è proprio per lo spirito che l’avvolge: evidenziare la sinergia fra il lavoro e la scuola. Quest’anno i ragazzi del liceo hanno partecipato anche ad un concorso per la realizzazione di diverse opere, alcune delle quali verranno installate in oasi. Quindi nel nostro territorio: un’altra modalità per dire, durante l’anno scolastico, che loro ci sono. Che il liceo è uno snodo importante per tutta la comunità di Nove».

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