“Non comprate prodotti veneti”: è partito il boicottaggio dei bar "devenetizzati"

Con l’hashtag #CompraSud come grido di battaglia i sostenitori del movimento invitano a boicottare l’acquisto dei prodotti veneti.

“Non comprate prodotti veneti”: è partito il boicottaggio dei bar "devenetizzati"
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“Non comprate prodotti veneti”: è partito il boicottaggio dei bar "devenetizzati"

Il Veneto chiede l’autonomia e dal Sud arriva una risposta che è un vero e proprio boicottaggio: “Non comprate prodotti veneti”. Questa l’iniziativa della «Rete nazionale di bar deVenetizzati», ideata dal giornalista e scrittore pugliese Pino Aprile.

Con l’hashtag #CompraSud come grido di battaglia i sostenitori del movimento invitano a boicottare l’acquisto dei prodotti veneti, in particolare dei tanto apprezzati vini. «In questo bar non serviamo vini, prosecchi e spumanti prodotti in Veneto» recita la locandina diffusa online per essere stampata e messa in mostra sulle vetrine degli esercizi pubblici.

«Qui si servono solo prodotti del Sud. Perché lo facciamo? Perché la Regione Veneto ha deciso di trattenere tutto il residuo fiscale. Vuol dire che le tasse pagate in Veneto restano tutte in Veneto. Quindi se tu consumi prodotti veneti, non solo arricchisci le aziende venete, ma anche le tasse che paghi sulla bottiglia di vino veneto (i tuoi soldi) andranno a finanziare solo scuole, ospedali e strade del Veneto. E le scuole, gli ospedali e le strade del Sud chi le finanzia?».

Parole forti, che sui social hanno già cominciato a dividere le opinioni degli utenti.

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