Nel garage di casa gestiva un distributore di carburante completamente abusivo
Sequestrati dalla Finanza 3mila litri di gasolio, due persone denunciate. Non veniva rispettata alcuna norma di sicurezza.
Sequestrato dai finanzieri un vero e proprio distributore abusivo di carburante e 3mila litri di gasolio. Due denunce.
Nel garage di casa gestiva un distributore di carburante
La Guardia di Finanza di Vicenza, nei giorni scorsi, ha sequestrato d’iniziativa un vero e proprio distributore di carburanti completamente “abusivo”, circa 3.000 litri di gasolio per autotrazione, sottratto al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici, e denunciato due persone per l’acquisto ovvero la commercializzazione, in evasione d’imposta, del citato carburante.
L’attività, svolta dai Finanzieri della Compagnia di Arzignano (VI), ha preso avvio da mirati e autonomi accertamenti volti ad acclarare la possibile sussistenza di fenomeni fraudolenti nel settore delle accise nelle Valli del Chiampo e dell’Agno, svolti mediante sopralluoghi riservati e accertamenti alle banche dati in uso al Corpo.
L'indagine
Le ricerche hanno portato a individuare un’abitazione privata di San Pietro Mussolino (VI), presso la quale i militari avevano notato la presenza, nel cortile esterno, di alcuni fusti metallici generalmente utilizzati per lo stoccaggio di oli minerali. Ritenuta la circostanza d’interesse, a seguito di preliminari riscontri, gli operanti hanno sottoposto a controllo un autoveicolo immessosi nella pubblica via e osservato dai Finanzieri mentre usciva dal suddetto cortile.
Le dichiarazioni del soggetto a bordo dell’autovettura confermavano i sospetti dei militari i quali, giunti presso l’abitazione di residenza del medesimo, riscontravano la presenza, all’interno del garage, di ciò che a prima vista risultava essere, a tutti gli effetti, un distributore di carburante abusivo, con numerosi fusti metallici e cisterne in plastica per lo stoccaggio di carburante, della capacità di 1.000 litri cadauna e dotati di gabbia in ferro e beccuccio di erogazione, contenenti gasolio per autotrazione, riconoscibile per l’odore e la colorazione caratteristici.
Rilevata la possibile violazione dell’art. 40 del D.lgs. 504/1995 (Testo Unico delle Accise) e considerato che i fusti inizialmente scorti – poi rivelatisi colmi di gasolio – si trovavano nella disponibilità anche di un altro soggetto, la cui abitazione, seppur ubicata al medesimo numero civico, risultava fisicamente separata da quella presso cui era stato svolto l’accesso, i militari hanno eseguito due distinte perquisizioni d’iniziativa.
Le ricerche così svolte hanno permesso di determinare in 2.470,00 kg netti (2.964 litri) il quantitativo illecitamente detenuto dai due e di acclarare che gli indagati non erano in possesso di alcuna documentazione che potesse giustificare la presenza di un così elevato ammontare di carburante.
Sequestro e denunce
Le attività svolte dai Finanzieri della Città del Grifo, successivamente oggetto di convalida da parte dell’Autorità giudiziaria e condotte anche con il supporto dei VV.FF. – Distaccamento di Arzignano (VI), hanno quindi permesso di cautelare, ex art. 354 c.p.p., tutto il gasolio rinvenuto, una pompa per il travaso di carburante e documentazione di varia natura, nonché di deferire alla Procura della Repubblica di Vicenza due persone per la sottrazione del carburante rinvenuto al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici.
E’ stato così posto fine a un’illecita attività commerciale particolarmente pericolosa – in quanto esercitata senza il minimo rispetto delle norme antincendio e di sicurezza – per l’incolumità degli stessi dimoranti presso gli immobili individuati oltre che per occasionali e ignari avventori del distributore abusivo e dei residenti della zona.
Le indagini proseguiranno, anche mediante specifici accertamenti tecnici sul gasolio in sequestro. La Guardia di Finanza prosegue quindi la propria azione di controllo del territorio e di contrasto ai fenomeni illeciti per garantire la giusta cornice di sicurezza economico-finanziaria, che è presupposto per assicurare, da un lato, paritarie condizioni di concorrenza tra gli operatori economici di mercato e, dall’altro, risorse allo Stato per scopi di ripristino sociale.