Mussolente: progetto di inclusione socio-sportiva al Palazzetto dello Sport

Un modello di inclusione sociale e lavorativa delle persone svantaggiate unico a livello regionale.

Mussolente: progetto di inclusione socio-sportiva al Palazzetto dello Sport
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Mussolente: progetto di inclusione socio-sportiva al Palazzetto dello Sport

Un polo di eccellenza socio-sportiva, un modello di inclusione sociale e lavorativa delle persone svantaggiate unico a livello regionale. È questo ciò che diventerà il Palazzetto dello Sport di Casoni, a Mussolente. Tutto ciò attraverso l’incarico da parte dell’Amministrazione Comunale a Goccia Social Sport, Cooperativa Ferracina e Servizi Sociali La Goccia che a partire dal 16 agosto e per i prossimi 4 anni si occuperanno della gestione della struttura. Una gestione che metterà al centro la persona coniugando sport, aggregazione e inclusione sia per persone con disabilità sia per quanti vivono nuove forme di povertà sociale.

«Con questo progetto Mussolente punta a creare una struttura pioneristica e unica sia nel panorama bassanese che Vicentino. Una struttura che vuole abbattere le barriere mentali, oltre che fisiche, e elevare la qualità della vita di tutti i cittadini» dice il sindaco Cristiano Montagner. «Si tratta di una scelta in controtendenza, ma che cerca di dare risposte a esigenze sempre più diffuse nel territorio ovvero dare vita a una struttura centrata sui bisogni della persona. Per questo lo scorso marzo abbiamo dapprima sottratto la rilevanza economica dell’impianto e ora affidato la gestione a un soggetto esterno, La Goccia Social Sport, che tratterà i proventi del bar. Al Comune spetteranno le spese di gestione per le utenze e i proventi e gli incassi per il servizio sportivo».

Punto di scambio e di socialità, di formazione e di cultura

In concreto il progetto, chiamato Empowerment, prevede che dal 16 agosto il gestore oltre che della gestione del bar dell’impianto si occupi anche delle pulizie, della custodia h24 con alloggio nell’appartamento soprastante la struttura, della cura del verde esterno, della gestione delle associazioni sportive e della piccola manutenzione ordinaria e straordinaria. Tutto ciò sarà ad opera dello staff delle coop a cui è stato affidato l’incarico, che si avvalgono anche di persone appartenenti alle fasce svantaggiate della popolazione.

«Un palazzetto dello sport non è solo un luogo in cui fare attività fisica, ma è anche un punto di scambio e di socialità, di formazione e di cultura. È anche un catalizzatore della comunità locale. Con questa idea l’Amministrazione di Mussolente ha proposto l’affidamento degli impianti di via Dante Alighieri a una o più realtà che sapessero cogliere questa finalità e allo stesso tempo impiegare persone socialmente fragili» aggiunge il presidente della coop Goccia Social Sport, Francesco Tosetto.

Un progetto ambizioso di rigenerazione comunitaria

Nello specifico il progetto prevede che il servizio di custodia, pulizia e sorveglianza della struttura venga svolto da persone particolarmente bisognose. Si pone, poi, l’obiettivo di accreditare la struttura a «Palestra dello Sport» in accordo con l’Ulss 7 Pedemontana, ovvero palestra che propone attività motorie in favore di persone con disabilità, malattie croniche e con particolari vulnerabilità inviate direttamente dal Servizio Sanitario Nazionale. Non solo: favorire la pratica sportiva inclusiva coinvolgendo associazioni che promuovono attività per diversamente abili, ma anche l’organizzazione di momenti di formazione socio-culturale. Tra gli obiettivi del progetto, inoltre, anche l’istituzione della Consulta dello Sport, cioè un tavolo di confronto organizzato assieme alle realtà sportive locali al fine di co-progettare eventi e iniziative a favore della comunità.

«Quello che sta per partire è un progetto ambizioso di rigenerazione comunitaria perché esige valori e visioni condivise e l’assunzione di impegni reciproci tra le coop coinvolte, il Comune e la cittadinanza locale» precisa il vice-presidente de La Goccia Social Sport, Christian Sperotto.

Alle casse del Comune il progetto costerà poco più di 5mila euro al mese. Una spesa che per il sindaco Montagner è «una sorta di investimento per favorire il benessere della comunità locale».  Per le realtà che già gestiscono parte degli impianti sportivi, come le piscine o il campo da tennis, non ci saranno variazioni degli accordi già presi. Come per le società sportive che già usufruiscono degli spazi della struttura, che per il momento continueranno a fare riferimento al Comune.

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