Morto in casa, il giallo di Zermeghedo: indagati tre familiari e la vicina
Ancora poco chiari i contorni del decesso del 62enne Antonio Tiziani, che avrebbe tentato di gettarsi dalla finestra per poi avere un malore fatale dopo essere stato salvato dai familiari
Servirà l'autopsia per far luce sulla morte del 62enne di Zermeghedo. Quattro gli indagati: i due figli, la moglie e la vicina di casa.
Morto in casa, il giallo di Zermeghedo
Ora non resta che attendere l'esito dell'autopsia. L'incarico è già stato affidato al medico legale. Poi, forse, si riuscirà a far luce sulla misteriosa morte in casa di Antonio Tiziani, 62enne di Zermeghedo, i cui contorni sono al momento decisamente poco chiari.
L'uomo, nella mattinata di venerdì scorso, 22 settembre 2023, avrebbe manifestato intenti suicidi, cercando di lanciarsi dalla finestra della sua abitazione, in via Angeli. Un momento di sconforto e disperazione, cui sarebbe seguito il tentativo dei famigliari di far desistere il 62enne dal suo tragico proposito.
Il tentativo di salvarlo
Stando a quanto ricostruito sinora, i figli e la moglie sarebbero subito intervenuti, riuscendo - non senza difficoltà - a fermare l'uomo e a trascinarlo di nuovo all'interno dell'appartamento. Ma qui il giallo si infittisce: già perché Tiziani a quel punto non si sarebbe affatto calmato, ma avrebbe continuato a manifestare un forte stato di agitazione, tanto che gli stessi familiari si sono decisi a chiamare il 118.
Interminabili minuti in cui moglie e figli, con l'aiuto di una vicina di casa accorsa nel frattempo, le avrebbero provate tutte, coordinati proprio dal centralino del Suem 118, per far calmare il 62enne. Prima dell'arrivo dell'ambulanza però Tiziani muore: deceduto per un arresto cardiocircolatorio.
I quattro indagati
Secondo la Procura di Vicenza il malore fatale non sarebbe però riconducibile a un evento naturale, circostanza che apre il campo a svariate ipotesi. Non a caso nel registro degli indagati, al momento, sono stati iscritti i nomi dei figli della vittima, Riccardo e Giulia, della moglie Maria Denise Tomba, e della vicina intervenuta, Stella Marcazzan. Il reato contestato agli indagati è quello di omicidio colposo, tranne per il figlio, a cui viene contestato il più grave omicidio volontario.