Mentre ancora ci si chiede chi avesse ordinato a Lerry Gnoli di eseguire i lavori in spiaggia a Pinarella di Cervia, che hanno portato alla morte della villeggiante che lui aveva investito con la ruspa, altri aspetti vengono indagati al fine di definire appieno le responsabilità dell’operatore.
Gli interrogativi immediati
Com’era possibile, ci si chiese sin dall’inizio, che mentre la stagione balneare era al suo inizio, di sabato mattina ci fosse chi manovrava sulla spiaggia senza poi sapere chi aveva comandato i lavori? Appunto, se l’operatore avesse titolo ad effettuare l’intervento e per conto di chi, oltre alle sue condizioni psicofisiche: stava bene, era sotto l’effetto di qualche sostanza psicotropa?
Il quadro si allarga
Poi venne fuori di tutto: la patente di guida sospesa ma non per i lavori, un precedente incidente mortale con lo stesso protagonista, ma, su tutto, l’impossibilità di stabilire chi fosse il committente dei lavori.
Così, quanto alle condizioni psicofisiche di Lerry Gnoli, ora sulla ruspa che quello guidava il 24 maggio 2025 quando investì ed uccise la 66enne Elisa Spadavecchia, professoressa di Creazzo, si vanno cercando tracce di stupefacenti, con i Carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche, che avrebbero rilevato residui di droga sul volante e sulle leve del mezzo.

Dal carcere di Ravenna, l’operatore che avrebbe subito ammesso di fare uso occasionale di stupefacenti, ora precisa:
“Non ho mai assunto droghe durante il lavoro”.

Da dove arriva dunque la cocaina?
L’Avvocato Vittorio Manes, patrocinatore dello Gnoli, riporta:
“Quella droga non è mia – avrebbe detto il suo assistito -. L’ho assunta cinque o sei giorni prima dell’incidente, ma mai mentre ero alla guida della ruspa”.

Del resto, fanno sapere, di notte il veicolo restava incustodito sulla spiaggia e chiunque avrebbe potuto salirvi e consumare sostanze stupefacenti.
Anche in ragione di ciò, la difesa ha nominato un perito per stabilire con certezza quado le tracce di droga siano state lasciate.
Il precedente mortale
Già condannato nel 2022 per omicidio stradale – dopo aver investito un anziano sulle strisce mentre guidava sotto effetto di cocaina – Gnoli deve ora rispondere della tragedia di Cervia.

La droga può essere una delle cause che hanno portato all’incidente nel quale la Spadavecchia ha perso la vita? Ce lo dirà il processo che non si annuncia tanto breve.