“M’illumino di sicurezza” campagna di Confartigianato contro gli infortuni sul lavoro
Il primo dispositivo Blu Light è stato installato alla Brevetti Waf di Creazzo.
“M’illumino di sicurezza” campagna di Confartigianato contro gli infortuni sul lavoro. È la Brevetti Waf di Creazzo la prima azienda ad aver installato il dispositivo “Blu Light” grazie al progetto “M’illumino di sicurezza” di Confartigianato Imprese Vicenza. Si tratta di un’iniziativa che ha l’obiettivo di ridurre gli infortuni collegati all’uso dei carrelli elevatori grazie all’installazione di speciali luci di segnalazione, e segnale acustico, che avvisano in anticipo della presenza del carrello in movimento avvertendo per tempo i lavoratori presenti nel raggio di manovra del potenziale pericolo. Un progetto importante, che mira a ridurre il rischio di infortuni in azienda e a diffondere la cultura nella sicurezza nei luoghi di lavoro, al quale gli Spisal delle ULSS 7 Pedemontana e ULSS 8 Berica hanno destinato parte dei fondi provenienti dai provvedimenti sanzionatori erogati tra il 2012 e il 2016.
“M’illumino di sicurezza” prevede, all’azienda che ne faccia richiesta, l’installazione gratuita di un kit completo di luci, montaggio compreso, su un carrello elevatore (fino a esaurimento fondi). Una volta avuta conferma dell’adesione da parte dell’Ufficio Sicurezza di Confartigianato, le aziende sono contattate direttamente dalla Car-Po Veneta Srl, azienda a cui è stato affidato l’intervento di installazione. L’iniziativa prevende anche un incontro formativo di due ore, per massimo due persone ad azienda.
Guidata da Gianluigi Fortunato (51 anni), la Brevetti Waf, 40 dipendenti, un fatturato di 7milioni e 300mila euro, è sul mercato da 50 anni (è stata fondata dal padre Walter, ndr); realizza prodotti legati al beverage (stopper, cavatappi, secchielli, spumantiere, bicchieri in plastica infrangibili e lavabili in lavastoviglie) con un’attenzione allo studio di materiali nuovi quali per esempio quelli derivati dal pet riciclato; esporta in Germania, Francia, Inghilterra, Sud Africa, Spagna, Croazia e si sta approcciando al mercato statunitense.
“Per noi la sicurezza va oltre gli obblighi di legge. Per questo abbiamo aderito subito al progetto Blu Light di Confartigianato. È grazie a questi accorgimenti, e al coinvolgimento dei collaboratori, che si ribadisce l’importanza della sicurezza negli ambienti di lavoro permettendo a tutti di lavorare con maggiore serenità, ma anche con maggiore consapevolezza. È questa la cultura della sicurezza che va oltre gli adempimenti burocratici e a beneficio di tutti: impresa, collaboratori e società ”, spiega Gianluigi Fortunato.
“Grazie a questo sistema quando il carrello fa retromarcia si accende una luce blu che viene anche ‘proiettata’ a terra a qualche metro di distanza ed è accompagnata da un segnale acustico permettendo, a chi si trova nei paraggi del mezzo, di evitare situazioni pericolose, agendo così in ottica di prevenzione dei rischi per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Il carrello elevatore, infatti, è un mezzo di dimensioni non enormi ma che pesa circa 40quintali, giusto per far capire l’impatto che può avere su un uomo o su un altro macchinario in caso di collisione. E purtroppo ancora oggi l’utilizzo del carrello elevatore rappresenta una delle maggiori cause di infortunio sul lavoro”, aggiunge Valter Costa titolare della Car-Po Veneta Srl di Tavernelle di Altavilla che si occupa dell’installazioni di Blu Light.
Car-Po Veneta è una azienda con esperienza trentennale specializzata nella vendita e assistenza dei carrelli elevatori che opera in tutto il territorio provinciale con più di 500 clienti attivi e un parco macchine in manutenzione superiore alle 800 unità.
Ma la Brevetti Waf non aderisce solo al progetto “M’illumino di sicurezza”: partecipa infatti anche all’altra iniziativa di Confartigianato sostenuta anche questa dagli Spisal, sempre fino ad esaurimento fondi, ovvero “Creazione di una rete di defibrillatori: opportunità di salvare vite”. Con l’Ufficio Sicurezza - YourSafety dell’Associazione, infatti, il titolare sta individuando dove meglio posizionare il defibrillatore automatico.
Si tratterebbe di un altro passo per la creazione di una rete di defibrillatori automatici posizionati in modo strategico in diversi punti della provincia, in aziende o zone frequentate dal pubblico, che si aggiunge a quella già esistente, dando vita a una sorta di “primo soccorso” diffuso quanto mai importante in caso di attacco cardiaco, e integrata con la rete telecontrollata del SUEM 118. La campagna “Creazione di una rete di defibrillatori: opportunità di salvare vite” conta anche la collaborazione del SUEM 118, per capire quali siano le zone “scoperte” e, quindi, dove meglio installare i nuovi dispositivi. Anche in questo caso, le aziende che ne faranno richiesta potranno avere il dispositivo gratuitamente.
Sia per quanto riguarda informazioni e adesioni al progetto “M’illumino di sicurezza”, che a quello dei defibrillatori, le imprese possono rivolgersi all’Ufficio Sicurezza (YourSafety) di Confartigianato Vicenza.