Tragico epilogo

Meningite, fine della speranza per il 17enne di Tezze Tommaso Fabris: dichiarata la morte cerebrale

La procedura era stata avviata questa mattina. Il giovane era un cestista che giocava con il The Team Basket di Riese Pio X

Meningite, fine della speranza per il 17enne di Tezze Tommaso Fabris: dichiarata la morte cerebrale
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L'Ulss 7 ha avviato immediatamente il tracciamento delle persone venute a contatto con il paziente ed è stata avviata la profilassi antibiotica.

AGGIORNAMENTO: Speranza finita, purtroppo. Tommaso Fabris, cestista 17enne di Tezze sul Brenta, è morto. Si è infatti conclusa la procedura per dichiarare la morte cerebrale del giovane colpito da meningite da meningococco di tipo B, iniziata questa mattina, martedì 28 febbraio 2023, poco prima di mezzogiorno. Il giovane era stato ricoverato nella notte tra sabato e domenica scorsa all'ospedale San Bassiano, a Bassano del Grappa, dopo un malore. Poi la positività alla malattia. La famiglia ha deciso di donare gli organi. Prosegue intanto la profilassi contro l'infiammazione da meningococco di tipo B, che ha interessato sinora 265 persone tra gli amici e i compagni di basket con cui aveva giocato a Riese Pio X.

Meningite, il sospetto e poi la conferma: un 17enne è in prognosi riservata

La sua squadra, il "Team Basket" di Riese Pio X era pronta per la partita contro il San Donà, ma tutto è stato annullato e rinviato a data da destinarsi. Uno dei giocatori, un ragazzo 17enne di Tezze sul Brenta si è sentito male: i sintomi, febbre alta e mal di testa hanno subito fatto scattare un campanello di allarme. I genitori hanno portato il figlio al pronto soccorso dove la diagnosi è stata confermata dagli esami: meningococco di tipo B. La prognosi è riservata

Come conferma anche una nota dell'Ulss 7 Pedemontana, tutto è cominciato nella notte tra sabato 25 e domenica 26 febbraio quando è stato ricoverato in Rianimazione all’ospedale San Bassiano un adolescente con diagnosi di meningite da meningococco di tipo B. Il paziente si era rivolto al Pronto Soccorso con sintomi che hanno fatto scattare il sospetto, poi confermato dagli esami del Laboratorio Analisi. Date le sue gravi condizioni, la prognosi è riservata.

Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’ULSS 7 Pedemontana si è immediatamente attivato per ricostruire gli spostamenti del paziente e già nel pomeriggio è stata distribuita la profilassi - mediante specifico antibiotico - ai contatti più stretti che sono stati nel frattempo identificati, circa una sessantina di persone. Il SISP proseguirà il tracciamento al fine di identificare tutte le persone venute a contatto con il paziente nel periodo di incubazione della malattia: amici, parenti e compagni di classe.

"La procedura codificata per affrontare questo tipo di emergenze ha dimostrato di funzionare bene - sottolinea il Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza -. I medici del Pronto Soccorso e della Rianimazione sono stati abili nel porre subito il sospetto diagnostico, poi confermato con grande tempestività dal Laboratorio Analisi. E molto tempestivo è stato anche l’intervento del SISP per l’attività di tracciamento dei contatti per la necessaria profilassi. Voglio quindi rassicurare i cittadini che non c’è motivo di allarme: chi potenzialmente è stato esposto al contagio è già stato contattato dagli operatori del SISP o lo sarà nelle prossime ore».

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