Maxi rissa davanti al Madlèn: il Questore emette 14 Daspo per i giovani coinvolti
Si adotta una linea dura, vietando l’accesso ai locali pubblici del Comune per i prossimi tre anni a tutti i coinvolti. Chi violerà il Daspo Urbano rischia da uno a tre anni di reclusione e multe fino a 24.000 euro
Stretta del Questore, Dario Sallustio, nei confronti dei responsabili della violenta rissa avvenuta tra il 7 e l'8 agosto scorso, nel parcheggio davanti al Club Madlèn, a Trissino. A seguito di un’approfondita istruttoria, sono stati emessi 14 provvedimenti di divieto di accesso ai locali ed esercizi pubblici del Comune per i prossimi tre anni (in copertina: il parcheggio dov'è avvenuta la rissa).
Tolleranza zero
Non potranno frequentare locali ed esercizi pubblici per i prossimi tre anni. Questa è la misura adottata dal Questore di Vicenza, Dario Sallustio, nei confronti dei ragazzi responsabili della maxi rissa avvenuta davanti al Club Madlè di Trissino. Ben 14 sono i cd. "Daspo Willy" emessi dalla Questura, per prevenire ulteriori episodi di violenza.
Riconoscendo la pericolosità della situazione, il Questore Sallustio ha deciso di adottare una linea dura, vietando l’accesso ai locali pubblici del Comune per i prossimi tre anni a tutti i coinvolti. La misura è volta a garantire la sicurezza nella comunità, evitando che simili episodi si ripetano in futuro. Chi violerà il Daspo Urbano rischia pene severe: da uno a tre anni di reclusione e multe fino a 24.000 euro.
Maxi rissa davanti al Madlèn
La rissa era scoppiata all'improvviso, trasformando quello che sembrava una normale serata in un episodio di violenza che ha coinvolto diverse persone. Tutto sarebbe iniziato mentre un gruppo di giovani, tra cui un 23enne senegalese e un 19enne italiano, stava consumando uno spritz all'esterno del locale. Un acceso diverbio per futili motivi ha rapidamente degenerato, scatenando una violenta rissa che ha coinvolto anche altri presenti. Due partecipanti hanno riportato ferite: uno è stato trasportato al pronto soccorso di Arzignano con lesioni guaribili in sette giorni, mentre l’altro ha subito lievi ferite a un braccio.
Solo l'intervento delle forze dell'ordine è stato decisivo per sedare il conflitto, ma la situazione era già degenerata al punto che, come ci avev raccontato dalla titolare del Club Madlen, anche il personale di sicurezza del locale aveva preferito non intervenire, temendo per la propria incolumità.
"Noi abbiamo cercato di tenere la gente dentro il locale, per evitare altri feriti. Molti curiosi hanno cercato di scavalcare le transenne per vedere la rissa, ma li abbiamo trattenuti, appunto per evitare che venissero coinvolti", ci aveva dichiarato la titolare, sottolineando la gravità del momento. "In più, questi gruppi erano anche armati: anche la nostra sicurezza, alla vista dei coltelli, ha preferito non intromettersi ed è rimasta nel locale, per proteggere i clienti".
Le indagini, condotte dai Carabinieri di Trissino, hanno permesso di identificare tutti i partecipanti alla rissa grazie anche alle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza del locale. Oltre ai due giovani che hanno riportato ferite, un 29enne tedesco e un 20enne indiano sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria per porto di armi o oggetti atti ad offendere.