Mascherine anti Covid non idonee, perquisizioni dei Nas nelle Ulss 7 e 8
Il timore è che siano stati distribuiti "pezzi" non a norma di legge e quindi, di fatto, inutili nel contenere e ridurre il contagio.
Un sospetto che fa tremare di paura. Dopo i sequestri delle scorse settimane in tutta Italia, ora, i riflettori sono puntati anche sulle Ulss 7 e 8: il timore è che anche in questo caso siano state messe in commercio mascherine non in linea con quanto dichiarato.
Mascherine anti Covid non idonee, perquisizioni dei Nas nelle Ulss 7 e 8
Dubbi, paure, preoccupazioni. E poi sospetti, indagini e ora anche l'ispezione dei Carabinieri del Nas negli uffici delle Ulss 7 e 8. Sotto la lente degli inquirenti, anche a Vicenza come un po' in tutta Italia, ci sono le mascherine chirurgiche. Dispositivi di protezione individuale, insomma, già distribuiti ma non ritenuti a norma di legge, come i pezzi sequestrati alla Protezione civile berica arrivati dalla Cina nel periodo della "gestione Arcuri".
Per quanto riguarda, invece, l'altro tema che sta tenendo banco da giorni, quello dell'efficacia (o meno) dei test rapidi largamente usati nella regione, non ci sarebbe al momento una conferma ufficiale sull'avvio di indagini specifiche (come quelle aperte dalla Procura di Padova) nell'area vicentina. Ovviamente non si può escludere, al momento, che il monitoraggio effettuato dagli inquirenti riguardi anche il recupero di informazioni sui tamponi rapidi.