VICENZA

Manifestazione di solidarietà nei confronti dello studente del Liceo Pigafetta aggredito da militanti di Destra

"Azione antifascista" vs "Azione studentesca". Cui prodest?

Manifestazione di solidarietà nei confronti dello studente del Liceo Pigafetta aggredito da militanti di Destra
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Uno studente del Liceo Pigafetta (non appartenente ad alcun gruppo politico) sarebbe stato aggredito venerdì mattina all’interno della scuola da due militanti di Azione Studentesca, realtà giovanile in quota Fratelli d’Italia: domenica 9 febbraio 2025, si è tenuta una manifestazione in centro a Vicenza di solidarietà nei confronti del ragazzo

L'episodio è stato condannato dalla Rete degli Studenti Medi e la coordinatrice provinciale Alessia Spillare ha apertamente parlato di clima di intimidazione. Sull'episodio duro il giudizio anche dei collettivi Vicenza Ribelle e 44Gatti, secondo cui realtà di estrema Destra come Veneto Fronte Skinheads e CasaPound si siano ormai infiltrati stabilmente nella dialettica politica cittadina.

Il volantino della manifestazione di domenica

La risposta della comunità

La manifestazione di ieri, infatti, ha voluto lanciare un segnale chiaro:

"Le scuole sono e saranno antifasciste. La comunità studentesca e cittadina non tollereranno aggressioni fasciste nelle scuole. I promotori dell’evento hanno ribadito la necessità di un antifascismo militante, ricordando che la scuola deve essere un luogo di libertà e crescita, non di violenza e sopraffazione".

Alla lettura dei fatti che ne fa la Sinistra, la Destra dalla pagina FB di "Azione studentesca", risponde per bocca dell'On. Silvio Giovine:

"Quando i nostri ragazzi fanno volantinaggio, come spesso in passato, vengono aggrediti verbalmente e poi gli vengono, solitamente, strappati i volantini. Continuerò a segnalare all'Ufficio scolastico territoriale, il grave fatto chiedendo i provvedimenti del caso. Chi ha nostalgia degli anni 70 non dovrebbe avere posto in una scuola!"

Superare il passato

Ma, davvero, deve toccare a ragazzi i cui genitori neppure avranno vissuto le brutture della Secondo conflitto mondiale, riportare in vita proprio quelle balsane rivalità che hanno portato l'Italia nel baratro dell'ultima guerra?

Perché non dare seguito, invece, allo spirito Europeista che dalle ceneri ha ricomposto il rispetto tra Popoli della stessa matrice proprio a partire da Germania (pentita), Italia (già alleata) e Francia (già collaborazionista)?

Ancora oggi, purtroppo, quell'Europa esita a riconoscere i propri valori e si interroga su quale sia l'educazione migliore per le nuove generazioni.

Quelle, intanto, senza che i programmi scolastici glieli avessero mai descritti, perpetuano gli errori di un tempo.

Persevarare...

Ma lo sanno quei giovani che le 12 stelle della nostra bandiera comune , non scimmiottano mica quelle degli States, ma, invece, quelle della aureola della Madonna?

Giancarlo Andolfatto

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