Consiglio Comunale

Maltempo a Valdagno: i conti da pagare per il rovinoso 17 aprile superano i 14 milioni

Dopo il buio di una notte da dimenticare, sulla valle sta tornando il sereno

Maltempo a Valdagno: i conti da pagare per il rovinoso 17 aprile superano i 14 milioni
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A Valdagno, il punto sulla situazione dopo il disastro del Ponte dei Nori crollato durante una notte di tempesta e condizioni atmosferiche che non si ricordavano da anni, è stato fatto nel Consiglio Comunale del 30 aprile u.s. aperto dal Sindaco Maurizio Zordan, con la comunicazione sulla difficile situazione che la città aveva vissuto e sta ancora vivendo a seguito dell'ormai noto evento durante il quale si registrò la perdita di Leone e Francesco Nardon, tragicamente scomparsi nel cedimento del ponte su cui si erano fermati.

Maurizio Zordan

"La sera del 17 aprile – ha detto il primo cittadino - Valdagno è stata colpita da una emergenza meteo fuori dall'ordinario: lo abbiamo visto con i nostri occhi e lo ha certificato il Genio Civile rilevando un livello di piena dell'Agno senza precedenti. Di fronte a questa situazione straordinaria, il territorio ha purtroppo dimostrato la sua fragilità".

Leone e Francesco Nardon
Leone e Francesco Nardon

Il Consiglio Comunale di aprile

In Consiglio è stato il momento in cui fare la prima conta dei danni patiti:

  • quaranta segnalazioni di movimenti franosi;
  • una casa dichiarata inagibile e 3 nuclei famigliari che sono stati sfollati;
  • 8 strade chiuse al transito: via Dalmazia; le strade tra località Garzaro e contrada Coste; tra contrada Dede e contrada Preti; tra C.da Biondi e C.da Visonà; la strada che da via Cornetto conduce in C.da Novella; la laterale di via Menovre; via IX Settembre in corrispondenza dell'incrocio con via Zona Industriale di Piana ed ai Massignani, la strada che da C.da Menti di Sopra conduce a località Barchetto.
  • Altre strade, sia pur transitabili, presentavano modifiche alla circolazione:strada da C.da Soldà che va a Cerealto; strada per contrada Guasine.
  • La pista ciclabile lungo l'Agno chiusa in parte;
  • il tratto stradale interessato dal crollo del Ponte dei Nori sottoposto a sequestro per le indagini;
  • l'imbocco sud di via Fermi chiuso con disagi sulla viabilità.
Ponte dei Nori a Valdagno

All'elenco mestamente snocciolato dal sindaco, si aggiungevano i tanti danni subiti da privati cittadini, con cantine e garage allagati e la perdita di beni: almeno una ottantina di segnalazioni.

Se oggi si quantifica in oltre 14 milioni il conto da pagare, già a fine aprile la Regione aveva dichiarato lo stato di emergenza con un decreto che disponeva il Censimento danni relativo alla calamità, fornendo indicazioni per una verifica speditiva di quelli subiti dalle strutture pubbliche e private tanto che il Comune di Valdagno apriva immediatamente un canale per presentare le segnalazioni e poter poi fare il resoconto alla Regione Veneto.

La valle dell'Agno in rete

Sempre nel corso del Consiglio Comunale del 30 aprile, il Sindaco informava:

"Assieme agli altri sindaci di Valle e alla sindaca di Arzignano, abbiamo mandato un invito ai parlamentari e ai consiglieri regionali vicentini invitandoli a un incontro per chiedere al Governo il riconoscimento della stato di calamità naturale. Di fronte a una prova durissima, Valdagno ha dimostrato di essere una vera comunità: unita, forte, responsabile".

Insomma, non era inverosimile che con calma e certosina pazienza a Valdagno completassero la conta che in questi giorni ha superato i 14 milioni di euro: 4 per il ponte; 8 per sistemare frane e strade; 2,3 per 109 segnalazioni da privati.

Il Consiglio comunale di maggio

Ed è proprio quanto il Sindaco ha esposto nel Consiglio Comunale riunitosi ieri sera a Palazzo Festari, nella Sala Soster in seduta pubblica.

La cittadinanza, da quanto si legge sui social, è tutta con il suo Sindaco, Maurizio Zordan, che ha saputo coordinare tutto questo essendo lui per primo toccato dalle indagini del dopo crollo, che lo vedono, con altri, indagato per omicidio colposo plurimo, causa la morte di Leone e Francesco Nardon.

Insomma, da un Consiglio all'altro la macchina comunale ha dimostrato tutta la sua efficienza ed è stato proprio Zordan a tirare le somme: 14 milioni e 300 mila euro ripartiti come sopra accennato.

Frattanto sono stati avviati contatti per incontrare il Ministro della protezione civile Nello Musumeci e vedere riconosciuto da parte del Consiglio dei Ministri lo stato di emergenza, da cui dipendono i ristori.

Il tempo si mette al bello

Il Sindaco stesso ha assicurato:

"Abbiamo comunicato alla Regione la stima dei danni al patrimonio pubblico e privato. Ho trovato piena solidarietà tra i sindaci della valle e la prima cittadina di Arzignano, dai parlamentari e consiglieri regionali vicentini, il vice presidente della Provincia e l’assessore veneto alla protezione civile per ottenere il riconoscimento delle stato di calamità. Le stesse senatrici vicentine, Erika Stefani e Mara Bizzotto, hanno presentato un’interrogazione al Ministro Musumeci chiedendo di semplificare l’accesso ai fondi di emergenza e le procedure di pulizia dei fiumi".

Insomma, tra promesse che si vanno via concretizzando, spostamenti di partite a bilancio e nuovi stanziamenti, con aiuto dei Bacini Imbriferi per la pulizia dei fiumi, dell'Ater per sistemare i senzatetto ed il continuo apporto della Protezione Civile, dopo il buio di una notte da dimenticare, sulla valle dell'Agno sta tornando il sereno.

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