Maestre titolari dell'asilo nido "Primi passi" di Magrè arrestate, la sindaca: "Senza parole"
La 30enne Giada Deganello e la 29enne Francesca Corrà sono agli arresti domiciliari

A Magrè di Schio (VI), due maestre di un asilo nido privato sono state arrestate per maltrattamenti, tra la sorpresa dei genitori e dei rappresentanti dell'Amministrazione per la quale è la stessa Sindaco, Cristina Marigo, ad esprimere indignazione per comportamanti che non si immaginerebbe mai potessero aveve come bersaglio dei bambini indifesi:
"Sono rimasta senza parole: la notizia mi fa male come l'idea di fare del male a bambini così piccoli proprio laddove dovrebbero trovare affetto e protezione. Spero che i Carabinieri chiariscano tutti contorni di questa faccenda che hanno gestito con professionalità e, dopo avere raccolto le confidenze, i si dice e le preoccupazioni dei genitori, hanno messo sotto controllo la struttura sino ad avere gli elementi utili per procedere come hanno fatto".

Certamente quello di diventare imprenditori di sè stessi è il sogno di tutti i giovani ma, verrebbe da dire, se non è il tuo mestiere, lascia perdere e fai dell'altro.
Di chi si tratta
Le due maestre, la 30enne Giada Deganello e la 29enne Francesca Corrà, sono le educatrici e titolari dell’asilo nido privato “Primi Passi” di Magrè di Schio, che i Carabinieri hanno arrestato ieri per maltrattamenti su minori e ristretto agli arresti domiciliari.
La scuola
L’asilo nido è stato inaugurato circa dieci anni fa in via Roma e godeva di una certa rispettabilità almeno fino a quando i Carabinieri di Schio e del Nucleo Operativo e Radiomobile non se ne sono dovuti occupare a causa di segnalazioni per cui hanno installato delle telecamere nascoste con le quali sono stati poi ripresi i maltrattamenti esercitati sui bambini che, in un asilo nido, non hanno più di 3 anni.
Le famiglie che in questi mesi affidavano i bambini alla struttura che ha ospitato sino a 25 bambini, non riescono a capacitarsi dell'accaduto anche se ad essere presi di mira sembra siano stati solo alcuni dei piccoli ospiti.
Le indagini
I controlli svolti dall'Arma su delega della Procura, hanno confermato le confidenze raccolte prima da collaboratori della scuola e poi dai genitori, tanto che i Carabinieri nel loro comunicato parlano di “condotte maltrattanti, per lo più percosse" in danno di alcuni degli ospiti.
Forti dei riscontri acquisiti, il 14 maggio 2025, mentre i deplorevoli episodi continuavano, i militari hanno fatto accesso alla struttura ed hanno arrestato in "flagranza differita" le educatrici contestando loro l’accusa di "maltrattamenti in concorso".
L’indagine, coordinata dal Capitano Francesco Grasso e dal Luogotenente Giancarlo D’Ascanio era scattata mesi fa proprio quando in Caserma era arrivata una segnalazione da parte di giovani che avevano collaborato con la struttura.
L'arresto
Dopo le formalità del caso, le due titolari sono state arrestate e poste agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida da parte del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Vicenza, su richiesta della Procuratore aggiunto Giorgio Falcone.
Sono in corso ulteriori accertamenti per la ricostruzione esatta dei fatti soprattutto per capire se qualcuna fra le colleghe fosse consapevole del comportamento tenuto con i bimbi da parte delle due maestre o se qualcuno dei piccoli ospiti avesse mai mostrato insofferenza verso la frequenza alla scuola.
Le due giovani donne ora dovranno difendersi dalle accuse che sono state loro mosse dato che, precisano i Carabinieri, vigente il principio di presunzione di innocenza, la loro colpevolezza sarà definitivamente accertata solo nel caso in cui vi sia una sentenza irrevocabile di condanna.