Contrada Maso

Lite tra conviventi, intervengono i Carabinieri e li arrestano: nascondevano 39 piante di marijuana alte 4 metri

In casa avevano marijuana essiccata in barattoli e un bilancino di precisione.

Lite tra conviventi, intervengono i Carabinieri e li arrestano: nascondevano 39 piante di marijuana alte 4 metri
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Ieri, venerdì 5 marzo 2021 attorno alle 10.30 i militari della Stazione Carabinieri di Recoaro Terme sono intervenuti presso l’abitazione di C.D. (classe ’78 già sottoposto a misura di prevenzione) e della convivente P.A. (classe ’93), sita nei pressi di Contrada Maso di quel Comune a seguito di un segnalato litigio in atto.

Lite tra conviventi, intervengono i Carabinieri

I militari prontamente intervenuti presso l’abitazione prendevano contatti con i due conviventi avviando le previste procedure di identificazione. Nel corso del controllo i militari però notavano un atteggiamento sospetto dei due che apparivano visibilmente agitati e particolarmente ritrosi rispetto all’intervento dei Carabinieri.

I militari fortemente insospettiti dal comportamento dei due conviventi e sospettando che gli stessi potessero celare della sostanza stupefacente avviavano quindi una perquisizione d’iniziativa ai sensi del DPR 309/90 presso detta abitazione.

Nel breve volgere di pochi atti gli operanti individuavano, occultate nel sotto tetto dell’immobile, 39 piante di marijuana sradicate ed appositamente collocate per l’essicazione, piante di altezza variabile tra mt. 1,40 a mt. 4,00.

Nascondevano 39 piante di marijuana

Venivano rinvenuti in altri locali anche grammi 1.100 di marijuana essiccata e confezionata in barattoli di vetro, pronta per la consumazione, grammi 2.800 di marijuana essiccata ancora da ripulire dagli steli, sementi di varie tipologie, 15 pacchetti di sigarette contenenti semi di marijuana di varie tipologie.

Nel corso dell’attività di PG si rinvenivano infine grinder per la triturazione della marijuana ed 1 bilancino di precisione. Tutti elementi che indicavano chiaramente violazioni penali da parte dei due coniugi.

Alla luce di quanto rinvenuto i due venivano tratti in arresto e su disposizione della competente AG di Vicenza posti in regime di arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.

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