L’educazione civica è legge: 33 ore obbligatorie e voto in pagella
Oggi infatti il Senato ha approvato definitivamente il provvedimento dopo il voto all'unanimità della Camera.
L’educazione civica è legge: 33 ore obbligatorie e voto in pagella
L’educazione civica è legge e torna a essere materia di studio obbligatoria con voto in pagella. Oggi infatti il Senato ha approvato definitivamente il provvedimento dopo il voto all’unanimità della Camera.
L’educazione civica è legge
“E’ con orgoglio che possiamo dire che regole, diritti e doveri tornano con più forza sui banchi di scuola ad accompagnare la crescita dei nostri bambini e ragazzi – annunciano i deputati della Lega Massimiliano Capitanio e Angela Colmellere, primo firmatario della proposta di legge e relatrice alla Camera – Questa era una legge attesa da oltre un decennio e che non era più rimandabile. Fermare le lancette dell’orario scolastico per parlare di Costituzione, di legalità, di ambiente, di educazione digitale è un atto di buonsenso e, per usare le parole di Aldo Moro che volle per primo l’educazione civica, è uno splendido modo per ‘pulire il futuro’ dei nostri giovani. In questo mondo spesso privo di valori, è più che mai urgente riacquistare consapevolezza di cosa significhi il rispetto verso gli altri e verso la vita, ecco perché si deve ricominciare proprio dalla scuola. Grazie ai ministri Bussetti e Salvini per aver attivamente sostenuto questo provvedimento e a tutte le forze di maggioranza e minoranza per aver collaborato alla stesura di una legge che appartiene a tutti”.
Le ore durante l’anno e il voto in pagella
Sono previste almeno 33 ore annue e voto in pagella come previsto dal decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, e dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122.
Saranno oggetto di educazione civica:
a) Costituzione, istituzioni dello Stato italiano, dell’Unione europea e degli organismi internazionali; storia della bandiera e dell’inno nazionale;
b) Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015;
c) educazione alla cittadinanza digitale, secondo le disposizioni dell’articolo 5;
d) elementi fondamentali di diritto, con particolare riguardo al diritto del lavoro;
e) educazione ambientale, sviluppo eco-sostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle identità, delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari;
f) educazione alla legalità;
g) educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni.
Nell’ambito dell’insegnamento trasversale dell’educazione civica sono promosse l’educazione stradale, l’educazione alla salute e al benessere, l’educazione al volontariato e alla cittadinanza attiva.
Con particolare riferimento agli articoli 1 e 4 della Costituzione possono essere promosse attività per sostenere l’avvicinamento responsabile e consapevole degli studenti al mondo del lavoro.
Esperienze extra-scolastiche
L’insegnamento trasversale dell’educazione civica è integrato con esperienze extra-scolastiche, a partire dalla costituzione di reti anche di durata pluriennale con altri soggetti istituzionali, con il mondo del volontariato e del Terzo settore, con particolare riguardo a quelli impegnati nella promozione della cittadinanza attiva.
Collaborazione con i Comuni
I comuni possono promuovere ulteriori iniziative in collaborazione con le scuole, con particolare riguardo alla conoscenza del funzionamento delle amministrazioni locali e dei loro organi, alla conoscenza storica del territorio e alla fruizione stabile di spazi verdi e spazi culturali. Il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca indice annualmente, con proprio decreto, per ogni ordine e grado di istruzione, un concorso nazionale per la valorizzazione delle migliori esperienze in materia di educazione civica, al fine di promuoverne la diffusione nel sistema scolastico nazionale.