Le Acli bassanesi celebrano la festa del lavoro

Il presidente della Acli, Roberto Rossini, denuncia: “Bassi salari, la mancanza di tutele, assenza di regole, precarietà e difficoltà di rappresentanza".

Le Acli bassanesi celebrano la festa del lavoro
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Le Acli bassanesi celebrano la festa del lavoro

Le Acli bassanesi comunicano che in occasione della festa del 1° maggio celebreranno la giornata dedicata ai lavoratori, ma gli stessi fanno delle precisazioni in merito al fatto che avessero cullato la speranza di una ripresa, mentre oggi si sarebbe in presenza di una nuova recessione. Ci s auguria che questa sia una situazione passeggera e che l’Italia possa ripartire e dare lavoro a tutti. Si erano anche nutrite aspettative di una maggiore attenzione del Governo per la tutela dei lavoratori, ma ad oggi, le Acli non possono dire che questo sia avvenuto e che le condizioni dei lavoratori siano migliorate. Vi sono nel Paese situazioni di sfruttamento dei lavoratori, in particolare dei giovani che vanno tutelate. Il presidente della Acli, Roberto Rossini, denuncia:

“Bassi salari, la mancanza di tutele, assenza di regole, precarietà e difficoltà di rappresentanza. Siamo in una Repubblica fondata sul lavoro questo significa garantire le condizioni di un lavoro decente, evitando ogni forma di sfruttamento e di discriminazione. Riaffermare il primato della persona sugli strumenti di produzione. Perseguire la giustizia sociale, il diritto di cittadinanza e avere a cuore le sorti del Paese.”

Secondo le associazioni bassanesi è auspicabile stabilire un salario minimo, fissato per legge, concordato tra le parti sociali, per evitare situazioni di sfruttamento estremo o addirittura la non retribuzione del lavoro. Purtroppo, nel nostro Paese, continua l’emigrazione di tanti, troppi, giovani che sono costretti ad andare all’estero per trovare una occupazione confacente al loro titolo di studio. Sarebbe quindi necessario denunciare amaramente che ancora oggi la sicurezza sul lavoro non è adeguata e che sono ancora troppi i morti sul lavoro. Gli stessi si auspicano che le forze sindacali, finalmente riunite, possano dare un contributo alla sicurezza dei lavoratori e a assicurare un salario dignitoso per tutti. Infine, ma non per importanza, è per loro naturale augurarsi che la nuova Europa che uscirà dalle elezioni del 26 maggio possa dare risposte adeguate e unitarie, ai tanti problemi ancora presenti nel mondo del lavoro. L’augurio è che la festa del 1° maggio possa concorrere ad una presa di coscienza della società e dell’intera comunità europea per dare ai lavoratori maggiore ruolo e dignità.

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