Lavori di bonifica: l’Amministrazione di Colceresa interviene

Continuano le sistemazioni del reticolo idrografico comunale per prevenire allagamenti ed esondazioni nel territorio.

Lavori di bonifica: l’Amministrazione di Colceresa interviene
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Lavori di bonifica: l’Amministrazione di Colceresa interviene

Opere pubbliche a tutela del territorio e messa in sicurezza dei corsi d’acqua per il neo nato comune di Colceresa. Continuano i lavori di sistemazione del reticolo idrografico comunale per prevenire allagamenti ed esondazioni. A metà giugno si è conclusa la prima tranche dell’intervento per la messa in sicurezza del fossato di via San Pio X, in località Mason. Un intervento, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica Brenta, che ha lo scopo di far defluire nello scolo delle Fosse eventuali innalzamenti del livello dell’acqua presenti nel fossato Rio del Ponterone attra verso la realizzazione di un canale sotterraneo. Dei lavori importanti considerando che lo scorso maggio la zona di San Pio X è stata protagonista di abbondanti esondazioni in seguito alle copiose piogge provocando non poca preoccupazione tra i residenti.

«Le operazioni hanno visto l’asportazione di all’incirca 180 metri cubi di materiale di deposito presenti sul letto del fossato» spiega il sindaco Enrico Costa. «È stato un intervento necessario per la sicurezza del nostro territorio che avevamo in programma con il Consorzio di Bonifica Brenta, che ha l’incarico della gestione e manutenzione delle opere di bonifica».

Intervento che alle casse del Comune è costato oltre 100mila euro. La seconda tranche dei lavori compresa nel prezzo, invece, riguarderà la sistemazione del ponte di San Pio X in prossimità del fossato del Rio del Ponterone e il risezionamento delle sue sponde. Tempi del cantiere?

«Dovremmo concludere entro novembre» assicura il primo cittadino. Ma quelli in zona San Pio X non sono gli unici interventi avviati in questo periodo sui corsi d’acqua di Colceresa. A metà giugno, infatti, sono iniziate le operazioni di sistemazione idraulica del torrente Laverda nel tratto compreso tra il ponte di via Cantarana e località Case Meda. Un intervento del costo di 1,2 milioni di euro finanziato dalla Regione Veneto. Il progetto prevede la realizzazione di nuovi muri di difesa spondale e le ricostruzioni puntuali di tratti ammalorati. I nuovi muri saranno realizzati per un totale complessivo di 252 metri in sinistra idraulica, mentre sul lato della destra idraulica per 152 metri. La rampa di accesso, invece, verrà realizzata in località Case Meda. Non solo: è previsto anche il disboscamento dell’alveo e il taglio della vegetazione ad alto fusto che sta alla sommità arginale. Per questi muri di contenimento su un tratto a elevata pensilità del Laverda, affluente del Tesina e gestito dal Genio Civile di Vicenza, si è scelto di utilizzare dello spritz-beton (calcestruzzo spruzzato, ndr) e delle barre auto perforanti. E va detto che i nuovi muri saranno costruiti in sostituzione degli esistenti e di quelli ammalorati ovvero in sostituzione delle difese di sponda in massi» ha precisato l’assesore regionale alla difesa del suolo Giampaolo Bottaccin.

«Si tratta di un lavoro previsto già da tempo, frutto di un accordo tra la precedente amministrazione di Mason e la Regione» aggiunge il sindaco Costa.

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