La storia dell’educatrice cinofila Genny De Bortoli

Un imprinting sorto quel giorno in cui, all’età di 12 anni, arrivò a casa il primo cagnolino. Da quel momento un percorso segnato dalla passione.

La storia dell’educatrice cinofila Genny De Bortoli
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La storia dell’educatrice cinofila Genny De Bortoli

Un imprinting sorto quel giorno in cui, all’età di 12 anni, arrivò a casa il primo cagnolino. Allora Genny De Bortoli non sapeva ancora che quell’amore nei confronti del suo amico a quattro zampe sarebbe tramutato nel suo lavoro. Un’illuminazione che la portò ad intraprendere il percorso cinofilo con il suo cane, frequentando un corso di educazione cinofila ed acquisendo maggiore consapevolezza di voler diventare addestratrice di cani. Così Genny, sulla soglia dei 20 anni, è partito in direzione Milano e ha conosciuto Vittorino Meneghetti, uno dei più grandi addestratori di cani, che le ha insegnato il rispetto per il cane e per la professione. Conseguito il diploma da addestratore cinofilo esperto in psicologia canina applicata all'addestramento, Genny ora collabora con Anna Chemello al Centro cinofilo Brave Dogs a Colceresa.

«Volevo aiutare chi avesse bisogno di migliorare il rapporto e la convivenza con questo meraviglioso animale. E così è stato - afferma Genny - Conseguito il diploma, presi con me il mio primo cane da lavoro, uno splendido labrador di nome Kira che ha vissuto con me 14 splendidi anni durante i quali abbiamo intrapreso numerose discipline fra le quali il salvataggio nautico, l’Agility dog e l’Obbedience. Quest’ultima disciplina sportiva è diventata la mia passione ed uno stile di vita, tanto che dopo quasi 10 anni dedicati all’addestramento di cani per l’educazione di base in famiglia, ora mi dedico alla preparazione dei binomi sportivi che hanno come obiettivo la partecipazione a gare di obbedienza avanzata chiamata Obbedience. Da 5 anni sono docente per la materia di educazione ed addestramento cinofilo in alcune scuole dove vengono formati nuovi addestratoti. Un lavoro che mi gratifica molto e dove cerco di trasmettere tutte le informazioni e conoscenze che ho appreso in più di 15 anni di lavoro sul campo. Attualmente collaboro come tecnico di Obedience per l’asd Brave Dogs nella sede di Schio e quella di Mason Vicentino. I miei obiettivi futuri sono quelli di rendere competitiva la squadra Brave Dogs per quanto riguarda la disciplina che insegno e di aumentare il numero degli appassionati di questo sport. Attualmente ho con me una Border Collie di 12 anni di nome Viky, una di 6 anni che si chiama Anouk e con la quale gareggio in Obbedience non solo in Italia ma anche in Europa ed infine una barboncina di 11 mesi e un maschio di Border Collie, di 2 mesi e mezzo».

Cosa ti piace del tuo lavoro? Quali sono invece le difficoltà?

«Mi piace il contatto con le persone che hanno la mia stessa passione e lo stare all’aria aperta. Quando sono nel centro addestramento a lavorare il tempo passa sereno e tre quattro ore trascorse in piedi ad insegnare esercizi più o meno complessi ai miei cani ed ai cani dei clienti passano velocissime. Questo lavoro ha anche molti lati negativi, come rimanere ore in piedi al freddo nel periodo invernale o al caldo nel periodo estivo, senza contare il mal di schiena e il tempo trascorso a curare il centro cinofilo in tutti i suoi aspetti. Ma il contatto con persone che hanno la tua passione rende tutto sopportabile e ti dona energia per continuare al meglio».

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