La bambola Cry Babies Nala Tigrotto ritirata dal mercato per ftalati

Si tratta di sostanze tossiche che possono avere effetti devastanti nei bimbi.

La bambola Cry Babies Nala Tigrotto ritirata dal mercato per ftalati
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La bambola Cry Babies Nala Tigrotto ritirata dal mercato per ftalati. Si tratta di sostanze tossiche che possono avere effetti devastanti nei bimbi.

La bambola Cry Babies Nala Tigrotto ritirata dal mercato per ftalati

A lanciare l’allarme la Competition and Consumer Protection Commission (CCPC) in Irlanda, che ha ritirato dal commercio la Bambola Cry Babies – Nala Tigrotto per la presenza, oltre il limite consentito, di ftalati che possono causare danni al sistema riproduttivo. Gli ftalati sono esteri dell’acido ftalico e sono principalmente usati come plastificanti che vengono aggiunti alle materie plastiche per aumentarne la flessibilità e la durata. Il richiamo ha effetto su questi numeri seriali specifici: 18/10657/ -36, 37, 38, 39, 40, 41, 43, 44, 45, 46. Il numero di serie si trova nello scomparto della batteria della bambola. A chiunque abbia una bambola con un numero di serie interessato viene raccomandato di smettere di usarlo immediatamente.

Bambola che piange lacrime vere

La bambola è venduta in scatola di cartone. Nello specifico i Cry Babies sono i “bebè più piagnucolosi! Se li togli il ciucciotto piangono con lacrime vere e suoni che aumentano dal piagnucolio al pianto”. Forniti con un ciucciotto e un pigiama intercambiabile con figure di animali. Gli articoli interessati sono stati sottoposti a divieto di commercializzazione, ritiro e richiamo, ad oggi, nel Regno Unito e in Irlanda. Le analisi effettuate hanno evidenziato un rischio chimico: possibili danni al sistema riproduttivo causati dalla presenza di ftalati. Gli ftalati sono sostanze tossiche per organi riproduttivi, soggette a restrizione europea. Il loro utilizzo non è consentito a concentrazioni superiori allo 0,1%, né nei giocattoli né negli articoli destinati all’infanzia. Il motivo della restrizione è dovuto al pericolo di esposizione che può derivare dal masticare o succhiare per lunghi periodi di tempo oggetti che contengono ftalati, distruttori del sistema endocrino umano. Il giocattolo, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, oltre a rappresentare un rischio chimico dannoso per la salute umana, inoltre non è conforme al regolamento REACH che prevede il divieto in Europa di circolazione di sostanze non registrate e prive di documentazione sui relativi rischi per salute e ambiente e sulle relative misure di prevenzione necessarie per evitarli.

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