Rapina violenta

Intrusione con uno stratagemma e violenta rapina in casa: panettiere e madre immobilizzati a Marostica

Madre e figlio immobilizzati mentre i rapinatori cercano il denaro

Intrusione con uno stratagemma e violenta rapina in casa: panettiere e madre immobilizzati a Marostica

E’ finita proprio male sabato per Francesco Mercante, panettiere marosticense di 48 anni, il quale si è visto piombare i ladri in casa alla ricerca di denaro: l’acquisto del pane, si sa, è quotidiano e di qualche giorno poteva essere anche l’incasso ancora in casa, che, infatti, il titolare stava contabilizzando.

La famiglia che vive in via Nonis, gestisce un negozio di pane, alimentari ed edicola lungo la SP Schiavonesca – Marosticana.

Sabato20 settembre 2025, alle 20:30, a Marsan di Marostica, due malviventi hanno suonato alla porta di casa ed una volta all’interno, è scattata la violenza.

L’aggressione

I rapinatori, prima hanno immobilizzato Francesco Mercante legandolo con nastro adesivo e poi sono saliti in abitazione dove hanno trovato l’anziana madre , la 79enne Laura Mercante, malmenandola sino a sbatterle la testa contro il muro per farsi indicare la cassaforte.

Panificio Laura Mercante (da Google map)

Dopo che i due si sono liberati ed hanno chiamato aiuto, la signora è stata ricoverata all’Ospedale San Bortolo di Vicenza per le conseguenze patite nell’aggressione e per lo stress conseguente. Anche il figlio Francesco si è fatto medicare una ferita al polso quando sotto shock è giunto al pronto soccorso dell’Ospedale San Bassiano.

L’intrusione

Alle 20:30, dicevamo, due giovani, presumibilmente stranieri, sono riusciti a farsi aprire l’abitazione da Francesco che era impegnato con le chiusure di cassa.

L’inatteso cliente ha chiesto di acquistare una cassa di birra che Francesco è andato a prendere ma, quando ha chiesto di essere saldato, il primo assalitore, spalleggiato dal un complice, ha aggredito il negoziante minacciandolo con qualcosa di appuntito e, dopo averlo immobilizzato mani e gambe con una fascetta da elettricista e con del nastro da pacchi, gli ha coperto il viso permettendogli solo di respirare per il naso.

Dove sono i soldi?” hanno chiesto minacciosi prima di trasferire Mercante nel laboratorio interrato nel quale, di notte, madre e figlio preparano il pane.

Poi gli assalitori sono saliti in zona notte dove Laura Mercante dormiva ed hanno continuato con la violenza e immobilizzando allo stesso modo del figlio, anche la anziana signora.

La aggredita non ha potuto essere più chiara con gli inquirenti accorsi, ma a vederne il volto tumefatto, quasi certamente le è stata sbattuta la testa contro una parete, intimandole di dire dove fosse il denaro.

Dopo aver messo sottosopra l’abitazione, trovato quel che cercavano, i due malviventi hanno deciso di andarsene lasciando libere dalla fascetta di plastica le mani di Francesco il quale è poi riuscito a liberarsi dal nastro adesivo e sciogliere anche la madre.
E’ stato proprio nel tagliare la fascetta di plastica, che l’aggressore ha procurato a Francesco la ferita che è stata suturata i Ospedale a Bassano.

L’allarme

Erano ormai passate due ore quando madre e figlio oltre ad un passante che li aveva sentiti urlare, hanno dato l’allarme al quale hanno risposto i Carabinieri e un’ambulanza del San Bassiano.

I sanitari del Suem, dopo le prime cure hanno deciso di trasportare Laura Mercante al San Bortolo, dove è ricoverata in medicina intensiva, mentre il figlio e stato accompagnato da un amico al pronto soccorso del San Bassiano per farsi medicare la ferita, poi è stato dimesso.

Indagini in atto

Francesco Mercante ha già dato ai Carabinieri una sua testimonianza, mentre ora vengono recuperate le video registrazioni pubbliche e private di tutta dell’area.

Non è dato sapere l’ammontare della refurtiva ovvero l’incasso della giornata del negozio, oltre al contante che era custodito in casa.