Indagato per traffico internazionale di cocaina dal Sudamerica: "Ma ho il reddito di cittadinanza"
Si tratta di un 63enne domiciliato a Montecchio Maggiore, coinvolto nell'operazione "Baccalà Piccante". Il beneficio subito sospeso.
uno dei dodici soggetti coinvolti nell'operazione "Baccalà Piccante" - M.G., 63 anni, domiciliato a Montecchio Maggiore - è risultato percettore del reddito di cittadinanza.
Indagato per traffico internazionale di cocaina dal Sudamerica
Sugli sviluppi di polizia economico-finanziaria dell’operazione “Baccalà piccante”, concernente l’esecuzione dell’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e del decreto di sequestro preventivo fino al valore complessivo di € 246.138,50 al fine di confisca “per sproporzione”, emessi dal G.I.P. presso il Tribunale di Venezia, il Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Vicenza ha appurato che uno dei dodici soggetti raggiunti dal predetto provvedimento cautelare personale e reale - M.G., 63 anni, domiciliato a Montecchio Maggiore - è risultato percettore del reddito di cittadinanza.
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Pertanto, alla luce del dettato normativo di cui alla legge 28.03.2019 n. 26 – conversione in legge del D.L. 28.01.2019 n. 4, rubricato “Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni”, i Finanzieri hanno informato l’Autorità giudiziaria presso il Tribunale di Venezia che, in esito alle evidenze emerse in sede di interrogatorio ed alla segnalazione inoltrata dal suddetto Nucleo Pef in applicazione del dispositivo di cui all’art. 7 ter del D.L. 28.01.2019 n. 4, ha disposto la sospensione dell’erogazione del beneficio del reddito di cittadinanza a carico di M.G. già raggiunto dai menzionati provvedimenti di ordinanza di custodia cautelare in carcere e di decreto di sequestro preventivo emessi dalla predetta Autorità Giudiziaria lagunare perché indagato per un traffico internazionale di 480kg di cocaina da Sudamerica.
La Guardia di Finanza berica proseguirà adesso gli accertamenti amministrativi di polizia economico-finanziaria nei confronti del predetto per verificare la regolarità dell’iter di accesso al reddito di cittadinanza all’epoca espletato dal medesimo, affinché le risorse economiche pubbliche possano essere spese secondo i requisiti individuati dalla legge ed indirizzate ai cittadini davvero bisognosi di aiuto da parte dello Stato.