Sono sempre più frequenti i gratuiti atti di violenza esercitati da gruppi di giovani senza arte né parte, che anche a Vicenza imperversano ai danni del malcapitato di turno, preso di mira per quelli che la cronaca derubrica solitamente a non meglio precisati futili motivi.
L’escalation
Negli ultimi tempi, ad esempio, i Carabinieri hanno ricevuto due querele per aggressioni ingiustificate, perpetrate avanti al Centro commerciale “Palladio” in strada Padana, direzione Padova.

Il 30 agosto 2025, una gang di giovinastri se l’è presa con un 14enne che avrebbe guardato di sottecchi il capobanda: pretesto per prenderlo a pugni e derubarlo di 10 euro.
Il 23 settembre 2025, invece, altro 14enne è stato picchiato e rapinato per aver messo gli occhi, ben un anno prima, su una pupa che non sapeva essere la ragazza del capo. Proprio quella lo avrebbe additato al fidanzato che, nel piazzale del Centro commerciale lo ha così aggredito rubandogli 60 euro.
La terza aggressione, infine, è stata registrata il 4 ottobre 2025, quando nel solito parcheggio ad avere la peggio è stato un 15enne, massacrato di botte dai soliti bulli che gli hanno anche rotto un braccio.
Ora in Piazzale Palladio è il momento delle recriminazioni nei confronti della vigilanza, mentre i toni e la caccia contro quelli che promettono di diventare dei perfetti delinquenti, è in atto.
Torniamo all’ultimo episodio
Al Centro commerciale Palladio, in zona Vicenza est, sabato 4 ottobre 2025 la gang si è ripetuta e la mamma dei ragazzi presi di mira in passato lamenta che il personale in servizio di vigilanza per conto del Centro commerciale, non farebbe il suo dovere.
Il Comitato di base dei sindacati dei vigilantes, dal canto suo, risponde che non rientra tra i compiti delle guardie giurate occuparsi delle questioni esterne al Centro.
I protagonisti
Secondo le testimonianze degli aggrediti, la banda sarebbe formata da una decina di ragazzi, anche giovanissimi, comprese un paio di ragazze.
Una volta individuato il bersaglio, il gruppo affronta la vittima di turno, la trascina in zone non coperte da videosorveglianza e ne approfitta allo scopo di racimolare pochi spiccioli e soddisfare l’insana voglia di violenza al termine della quale fuggono, talvolta anche a mani vuote ma non senza aver fatto del male alla vittima designata.
Il tutto avviene prima che i malcapitati facciano in tempo a chiedere soccorso: come avvenuto per l’episodio del 4 ottobre u.s., per il quale le Forze dell’ordine pare non fossero state chiamate, mentre al 15enne è stata diagnosticata la frattura dell’omero prima di essere dimesso con venti giorni di prognosi.
I genitori dei taglieggiati
I genitori dei taglieggiati si schierano contro la ditta esterna che lavora al centro commerciale Palladio, al personale di “guardia” della quale i ragazzi si sarebbero rivolti senza ottenere alcuna attenzione.
Dal centro commerciale fanno sapere, però, che il personale della ditta esterna che si è aggiudicata l’appalto di guardiania, svolge mansioni di portierato e di controlli antincendio, ma non di sicurezza ed in caso di pericolo per l’incolumità di negozianti e clienti, non potrebbe fare altro che avvertire le Forze dell’ordine.

Chiosa Teo Molin dell’Adl Cobas:
“Non devono intervenire. Se lo facessero, andrebbero oltre le mansioni previste dal contratto a loro rischio e pericolo”.