Incidente sul lavoro alla Salgaim: l'anossia conseguente alle esalazioni si è portata via El Khabch
Dopo tre giorni di agonia ci ha lasciato il meccanico della Salgaim Ecologic

Eravamo stati fra i primi, lunedì 1° luglio u.s., a dare notizia del grave incidente sul lavoro che era capitato alla Salgaim Ecologic di Tezze sul Brenta, ditta di una ventina di dipendenti, dedita alla trasformazione di carcasse e resti di origine animale dei quali ne fa mangime, quando due manutentori trovandosi alle prese con il riavvio dell'impianto sono finiti nella trincea attrezzata per il trasporto dei liquami industriali venendo investiti dai miasmi tossici prodotti dalla lavorazione degli scarti industriali.
Il meccanico più anziano aveva perso l'equilibrio e battuta presumibilmente la testa, rimaneva esposto alle esalazioni per una decina di minuti, mentre il suo collega riusciva a sottrarsi alla morsa letale e dare l'allarme.
Sull'argomento siamo tornati ogni giorno per riferire dell'eco suscitata dall'ennesimo incidente sul lavoro, delle condizioni meteo di questa estate che altri ne annuncia, delle proteste sindacali e delle reazioni istituzionali da parte degli stessi amministratori regionali
Dopo tre giorni, anche noi dobbiamo tornare in argomento perché, purtroppo, alle 18:00 di ieri 3 luglio 2025, il 48enne marocchino Abdelmajid El Khabch, causa l'asfissia che gli aveva già procurato danni neurologici irreversibili, è deceduto.
La prolungata esposizione ai gas venefici e la conseguente anossia, avvenuta nel reparto in cui lavorava, non gli hanno dato scampo nonostante i primi tentativi di rianimazione praticati dal personale del Suem accorso sul posto ed il gran prodigarsi fatto poi in ambito ospedaliero.
Chi era
Abdelmajid El Khabch (nella foto), immigrato marocchino residente a Tezze sul Brenta, aveva 48 anni, aveva moglie e due figli: di uno e sei anni.
La prossima settimana sarebbe rientrato per le vacanze in Marocco dove, invece, sono già mestamente rientrati solo i suoi famigliari.
Ad assisterlo durante il ricovero ha provveduto un fratello che altri due stanno per raggiungere qui a Bassano.
Il fatto
Martedì 1° luglio alle 15:30 nello stabilimento di viale Brenta, Abdelmajid che di mansione è meccanico, è intervenuto per rimuovere un oggetto estraneo dalla meccanismo elicoidale che trasporta gli scarti dalla vasca di raccolta alla tramoggia di macinazione. Ad impianto spento egli è salito con una scala sulla spalletta della trincea alta due metri e lunga una decina, ma sarebbe stato investito dall'anidride solforosa e altri miasmi tossici, precipitando nella trincea.

I soccorsi
Il collega M.T., 47 anni, di Laghi di Cittadella, è riuscito a mettersi in salvo ed a dare l'allarme così che sul posto sono arrivati Suem e Vigili del fuoco che hanno estratto il meccanico dalla coclea dove giaceva in arresto cardiaco da almeno dieci minuti.
Dopo un primo tentativo di rianimazione, l'infortunato è stato trasferito d’urgenza al San Bassiano dove è arrivato in condizioni disperate e dove ieri, come detto, il cuore ha ceduto.
Le verifiche e le reazioni
Carabinieri e Spisal, si sono messi subito al lavoro per accertare l’esatta dinamica e verificare eventuali responsabilità mentre la Cgil ha organizzato un sit-in davanti allo stabilimento proclamando anche uno sciopero, pur confermando che in tema di sicurezza sul luogo del lavoro con l'azienda era già aperto un tavolo di confronto al quale occorrerà tornare a sedersi al più presto date le criticità emerse proprio in occasione di quest'ultimo letale incidente.