Importuna una signora e viene raggiunto dalla Polizia, fermato con lo spray al peperoncino
Il 37enne tunisino era già stato ammonito dal Questore per stalking. Adesso dovrà rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale
Una coppia di stranieri, un nigeriano di 28 anni e un tunisino di 37 anni, sono stati fermati a Vicenza per un controllo a seguito di una segnalazione da parte di una signora per molestie verbali ricevute. Il tunisino, in particolare, si è opposto al fermo iniziando a tagliarsi i polsi come forma di protesta. Gli Agenti in servizio hanno dovuto ricorrere ad un spray al peperoncino per fermarlo.
37enne tunisino si oppone ad un controllo tagliandosi i polsi
Verso le 14.30 di ieri, 24 marzo 2024, un equipaggio in servizio di Volante della Questura è intervenuto in Campo Marzo a Vicenza, dove una signora, contattando il 113, aveva segnalato di essere stata importunata da alcuni uomini lì presenti.
All’arrivo della Volante, i responsabili dell’accaduto erano ancora presenti in zona. La vittima li ha quindi subito indicati come gli autori delle molestie verbali ricevute.
I due hanno fin da subito negato ogni forma di incomodo, riferendo, invece, che era stata lei ad insultarli dopo che aveva cercato di richiamare la loro attenzione.
La Volante ha, pertanto, proceduto alla loro identificazione: si trattava di un tunisino del 1987 e di un nigeriano del 1996, entrambi in regola con il permesso di soggiorno.
Si è tuttavia scoperto che il tunisino doveva essere accompagnato in Questura perché a suo carico vi erano degli atti amministrativi da notificare, tra cui un ammonimento del Questore per stalking.
Gli Agenti lo fermano con lo spray al peperoncino
A quel punto, però, lo straniero ha perso la calma: in un attimo ha colto da terra un pezzo di plastica e ha iniziato a tagliarsi i polsi, provocandosi una copiosa fuoriuscita di sangue.
Gli Agenti sono stati costretti ad usare lo spray al peperoncino in dotazione per bloccarlo. In loro aiuto anche un equipaggio medico del Suem 118 che ha preso in carico il malfattore.
Lo stesso è stato, quindi, denunciato all’Autorità Giudiziaria anche per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.