Il «Frutteto Antico» di Crosara nel Castello Sforzesco di Milano

Rossella Frigo ha portato le sue eccellenze al Villaggio contadino allestito dalla Coldiretti nel capoluogo lombardo.

Il «Frutteto Antico» di Crosara nel Castello Sforzesco di Milano
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Il «Frutteto Antico» di Crosara nel Castello Sforzesco di Milano

Dalle colline di Marostica al Castello Sforzesco di Milano. É questo il viaggio che ha fatto Rossella Frigo, titolare dell’azienda agricola «Frutteto Antico» di Crosara, che lo scorso weekend ha portato le sue eccellenze al Villaggio contadino allestito dalla Coldiretti nel capoluogo lombardo. A Milano, infatti, Rossella ha presentato l’originale e preziosa collezione «Le Marmellate di Rosi», composte realizzate lavorando con cura e solo con tecniche naturali frutti in via d’estinzione e varietà selvatiche spontanee del territorio. E proprio per i suoi prodotti che si basano su una ricerca di sapori e profumi da riscoprire tendendo conto dei tempi della natura e dello scorrere delle stagioni che Rossella è stata scelta, assieme ad altri agricoltori, per rappresentare le eccellenze del «Made in Veneto» nel Villaggio Coldiretti.

«È stata un’esperienza molto positiva e gratificante» dice Rossella. «La mia è una piccola azienda agricola che offre una produzione limitata di composte proprio perché punto a rispettare la stagionalità di ogni fiore, frutto e ortaggio».

A occuparsi di tutto, dalla coltivazione delle piante secolari a cui sono affiancate piante giovani della stessa specie nei sei ettari di terreno del «Frutteto Antico» alla raccolta delle erbe spontanee in zone che raggiungono i mille metri di altitudine fino alla trasformazione in composte, è Rossella. Tra «Le Marmellate di Rosi» spiccano composte con frutti di una volta come le corniole abbinate ai petali di rosa antica oppure la nespola con la rosa canina, le prugnole selvatiche con i semi d’anice o dai sapori esclusivi come quella alle noci verdi o ai fiori di lavanda. E dalla terra alla tavola, o per essere più precisi dalla terra al vasetto, è tutto fatto a mano senza alcun tipo di conservante.

«Produco oltre 30 tipi di composte, che per essere chiamate tali devono contenere almeno il 65 per cento di frutta fresca. Nelle mie, invece, si va dal 70 all’80 per cento. Seguo i ritmi della natura, ma rispetto anche i miei tempi. Il mio motto è “una cosa alla volta”. Chi apprezza i miei prodotti apprezza anche il fatto che alcune composte non siano disponibili tutto l’anno e con l’occasione ne prova altre scoprendo nuovi sapori».

Rossella, che quando racconta de «Le Marmellate di Rosi» lo fa con voce carica di passione e amore per il proprio lavoro, si occupa anche della vendita dei suoi prodotti direttamente nell’azienda agricola di via Cassoni. «I clienti non mancano e da più di un anno rifornisco anche il ristorante “Il Garibaldi” di Bassano». La storia del «Frutteto Antico» è cominciata sei anni fa, quando  Rossella ha deciso di dedicare anima e corpo all’agricoltura praticata in modo sostenibile per dare vita alle sue composte di alta qualità. Una storia che nasce da un sogno condiviso con il marito Aldo Fiorese, che purtroppo è mancato nel settembre del 2010.

«Nonostante il dolore sono riuscita a trovare la forza e realizzare quello che era anche un suo grande desiderio. L’ho fatto anche per lui».

E in questi anni di lavoro le soddisfazioni per «Le Marmellate di Rosi» non sono mancante, ultima per l’appunto la partecipazione al Villaggio Coldiretti come «ambasciatrice» delle eccellenze venete. «A Milano ho portato anche una mia nuova creazione, una spalmabile di cacao equosolidale e noci verdi senza lattosio e senza glutine» conclude Rossella. E anche per quest’ulteriore delizia, senza dubbio, non mancheranno gli apprezzamenti.

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