A Bassano del Grappa

Il figlio vive in Francia, ma un Carabiniere gli dice che ha fatto un incidente: 85enne non casca nella truffa

Il mancato raggiro è successo martedì 19 novembre 2024. L'85enne ha chiamato subito il 112: i veri Carabinieri si sono appostati fuori casa sua e hanno arrestato i truffatori

Il figlio vive in Francia, ma un Carabiniere gli dice che ha fatto un incidente: 85enne non casca nella truffa
Pubblicato:

Una tentata truffa ai danni di un anziano si è conclusa con l’arresto di due malviventi, grazie all’intervento tempestivo dei Carabinieri della Compagnia di Bassano del Grappa. L’episodio, avvenuto nella mattinata di martedì, 19 novembre 2024, ha avuto come vittima designata un 85enne residente in città, il quale ha però intuito il raggiro e allertato le forze dell’ordine, consentendo l’identificazione e il fermo dei due criminali (in copertina: immagine di repertorio).

La truffa

Tutto è iniziato intorno alle 11, quando l’anziano ha ricevuto una telefonata sul proprio telefono fisso da un soggetto che si è spacciato per un Carabiniere. Alla chiamata, il finto militare aveva riferito che il figlio, residente in Francia, fosse stato coinvolto in un grave incidente stradale e necessitava di 15mila euro per risarcire la controparte ferita. La somma, gli è stato detto, avrebbe potuto essere consegnata anche in gioielli e sarebbe stata ritirata a domicilio da un incaricato.

Inizialmente spaventato, l'85enne si è insospettito per le modalità insolite della richiesta e, fortunatamente, ha pensato di contattare il 112, raccontando quanto stesse succedendo. Grazie alla sua segnalazione, i Carabinieri hanno organizzato un servizio di osservazione nei pressi dell’abitazione.

Arrestati in due

Quando il complice del finto Carabiniere si è presentato sul posto, i militari sono intervenuti, bloccando sia lui che un secondo uomo, che lo attendeva in auto. Entrambi, un 20enne e un 39enne residenti a Napoli, sono stati trovati in possesso di telefoni cellulari, probabilmente utilizzati per comunicare con un terzo complice non ancora identificato. Nel veicolo è stato inoltre rinvenuto un coltello a scatto lungo 23 centimetri, poi sequestrato.

I due truffatori, infine, sono stati arrestati e trasferiti presso la Casa Circondariale di Vicenza. Questa mattina, 21 novembre, il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto e disposto per entrambi gli arresti domiciliari. Il 39enne, in aggiunta, dovrà rispondere anche del reato di porto abusivo di arma.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali