I secchi alle Rigotti di Malo scatenato le minoranze
Il caso delle infiltrazioni d’acqua in alcune aule del nuovo plesso scolastico inaugurato ad ottobre 2018 arriva in consiglio comunale.
Infiltrazioni d’acqua al secondo piano delle scuole «Rigotti». La questione dei secchi per contenere le gocce di acqua piovana che cadono all’interno di alcune aule del nuovo stabile è arrivata in consiglio comunale, riunitosi il 23 aprile scorso.
La segnalazione del consigliere De Marchi
Il consigliere di minoranza del gruppo «Noi, Malo», Ilario De Marchi, ha portato alla luce la particolare situazione, parlando anche di una mail che in data 15 aprile sarebbe arrivata al personale della scuola, su ordine del sindaco, che chiedeva di togliere i secchi nella classe 5B. «Fortunatamente il personale ATA i secchi continua ad usarli, spostandoli a seconda di dove cade la goccia», ha affermato ironicamente il consigliere. Dall’amministrazione, chiamata a rispondere in merito alla questione, si è levata la voce dell’assessore Danieli che ha spiegato come siano state fatte delle verifiche sulla guaina di copertura del tetto, confermandone l’integrità, e che altre prove verranno fatte per risolvere il problema.
Le considerazioni di "ProgettiAmo Malo"
Anche dall’altra minoranza, quella di «ProgettiAmo Malo», arrivano considerazioni sul «caso Rigotti», con una Elisa Gonzo che scopre tutte le carte in tavola «Qualche giorno fa abbiamo appreso che sono stati ottenuti i fondi che la Banca Europea degli Investimenti mette a disposizione degli Stati membri per l’edilizia scolastica. Ci sarebbe da dire meno male, viste le spese sproporzionate dettate dalla fretta e visto lo stato della nuova scuola, che dopo pochi mesi dalla ridondante inaugurazione dello scorso ottobre, si trova a fronteggiare inefficienze come infiltrazioni d’acqua nelle classi al secondo piano e altre anomalie di vario genere. Contrariamente a quanto in passato dichiarato dall’assessore ai lavori pubblici, ad oggi le prime classi sono ancora ospitate nel plesso della scuola dell’infanzia Rossato. Ci si augura che al di là di tutto il prossimo stralcio sia adeguatamente costruito, senza sbavature di alcun tipo e che presto tutti i bambini possano essere allocati nello stesso edificio». Non si parla solo del presente, un passo indietro nel tempo ci vuole per comprendere appieno le dinamiche del plesso scolastico. «E’ ormai storia la bocciatura della mozione presentata a settembre 2015 dall’altra minoranza ”Noi, Malo” relativa a una nuova e moderna Rigotti, nonostante fosse ormai chiaro che il fondo pluriennale vincolato di 2 milioni di euro lasciato dalla precedente amministrazione poteva essere utilizzato per opere pubbliche. A dicembre 2015 la maggioranza ci ripensò e dall’ipotesi delle nuove elementari a un “bellissimo” e straordinario progetto di nuova piazza e centro storico il passo fu breve. Straordinario - spiega Gonzo - perché qualunque urbanista avrebbe scartato l’idea ormai superata della grande piazza centrale, in un’epoca in cui si cerca di valorizzare siti esistenti e porzioni di centro storico soggette a degrado. In una Malo in cui i cittadini del centro storico, stanchi del senso di degrado che si respira in alcuni angoli, si organizzano da soli per curare e mantenere il decoro degli spazi urbani, la nostra maggioranza pensò bene che le scuole dovessero gravitare intorno a una nuova piazza sita sull’attuale stadio comunale, circondata da palazzine private. Allo studio che la propose fu anche affidato il progetto preliminare per le nuove Rigotti. E vinse ogni successivo passaggio, mentre il sindaco raccontava ai maladensi che non c’era tempo per discuterne. Si sarebbero persi i soldi del fondo pluriennale vincolato, si sarebbero persi i pochi fondi ottenuti in regione dalla precedente giunta, finalizzati però alla mera ristrutturazione. Falsità. Previsti 11 milioni di euro palestra compresa. Bisognava fare in fretta». Elisa Gonzo conclude spiegando che «il compito dell’opposizione di qui al 2020 è evidenziare come l’operato dell’amministrazione Lain, al di là dei proclami e dei titoloni di giornale, sia stato molto spesso poco avveduto e consistente. Questa maggioranza si è distinta per un programma elettorale pieno di promesse disallineate rispetto alla realtà e per alcuni provvedimenti alla ricerca del facile consenso».