A Vicenza

I passeggeri sono senza cintura, bocciato all'esame della patente. "Perché non me l'hai detto?" e aggredisce l'istruttore

Momenti di tensione nel tardo pomeriggio di giovedì 10 ottobre 2024 in via Zamenhof

I passeggeri sono senza cintura, bocciato all'esame della patente. "Perché non me l'hai detto?" e aggredisce l'istruttore
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Verso le 19 di giovedì 10 ottobre 2024, gli Agenti della Polizia di Stato in servizio di Volante della Questura sono intervenuti a Vicenza, in Via Zamenhof, dove è stata segnalata la condotta particolarmente aggressiva di un giovane che non ha superato l’esame pratico di scuola guida e si è poi scagliato contro l’istruttore (in copertina: immagine creata con l'intelligenza artificiale).

Non controlla se i passeggeri hanno la cintura, bocciato all'esame della patente

Sul posto, gli Agenti hanno acquisito le dichiarazioni dei presenti, ristabilendo una situazione di ordine e tranquillità.

Dalle informazioni assunte, è emerso che un giovane di origine del Mali del 1999, prima di sostenere l’esame pratico di guida, si è tolto le scarpe, prendendosi diversi minuti per pregare, inginocchiandosi più volte davanti alla vettura.

Dopo essere salito sull’auto con l’istruttore e l’esaminatore, ha iniziato la marcia nonostante più volte fosse stato invitato a controllare tutte le procedure di preparazione alla guida ed in particolare che le cinture dei passeggeri fossero regolarmente allacciate.

Nonostante i solleciti ricevuti, il ragazzo ha iniziato comunque la guida ma dopo alcuni metri è stato fermato dall’esaminatore poiché reputato non idoneo al superamento dell’esame, dato che non ancora recepito le basilari norme sulla sicurezza stradale.

Aggredisce l'istruttore

A quel punto, il giovane ha iniziato ad urlare contro il suo istruttore, accusandolo di non averlo informato sui vari processi previsti dall’esame, pretendendo la restituzione dei solti pagati per il corso, precisando che per lui era assolutamente fondamentale conseguire la patente, anche per poter svolgere una regolare attività lavorativa.

Il giovane ha continuato ad urlare proferendo frasi incomprensibili nella sua lingua di origine, dando calci alla vettura, togliendosi la maglietta e restando a torso nudo. All’improvviso, ha aperto la portiera posteriore dell’autovettura e ha preso per il braccio l’istruttore che cercava di divincolarsi ma veniva comunque colpito al volto con un ceffone che gli ha procurato un taglio di qualche millimetro al labbro.

A quel punto i presenti hanno chiamato la Polizia, chiedendo soccorso.

All’arrivo dei Poliziotti il giovane si era già rivestito e ha negato la versione dei fatti raccontata dagli altri presenti, confermando comunque di essere stato bocciato e che per lui era fondamentale conseguire la patente.

E' stato quindi accompagnato in Questura per gli accertamenti di rito, foto-segnalato e denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati di interruzione di pubblico servizio e lesioni personali.

Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte dell’Ufficio procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo dove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe.

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