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«Hermes, sulle ali della notizia» torna trionfante
Il giornalino d’istituto del liceo «G.B.Brocchi» ha vinto il premio nazionale «Il Migliore Giornalino Scolastico Carmine Scianguetta».
«Hermes, sulle ali della notizia» torna trionfante
«Il giornale in formato magazine è di facile fruibilità e di rapida lettura con una grafica molto curata e accattivante. Gli articoli spaziano dall’attualità a tematiche più vicine agli interessi dei giovani scrittori e risultano trattati con la tipica competenza dei giornalisti professionisti. Ai redattori e al giornale, che si fregia di un’eccellente consistenza editoriale, ad maiora semper». Con queste parole la giuria ha decretato come vincitore del premio nazionale «Il Migliore Giornalino Scolastico Carmine Scianguetta» proprio «Hermes, sulle ali della notizia», ovvero il bimestrale d’istituto del liceo bassanese «G.B.Brocchi», che nel concorso di Avellino gareggiava assieme ad altri cinquecento concorrenti provenienti dalle scuole di tutta Italia. Tuttavia, fin dal primo istante in cui si prende tra le mani uno dei cinque numeri che vengono pubblicati nel corso dell’anno scolastico, si può capire che non esiste competizione, è una realtà di carta davvero incomparabile, uno spaccato prezioso delle idee e delle capacità di piccoli scrittori per nulla inesperti. Tutti loro sono dei piccoli Hermes, questa volta non messaggeri degli dei, ma ambasciatori della visione del mondo contemporaneo da parte della loro generazione.
Pertanto quando ci si affaccia alla loro realtà editoriale non ci si ritrova di fronte a qualcosa di approssimativo e fine a sé stesso, ma piuttosto ad un faro di giovane sapienza espressa da una ventina di aspiranti giornalisti coordinati dal professore Giordano Dellai. Quest’ultimo, figura di riferimento per il giornale fin dal 1995, è colui che anno dopo anno riesce a far crescere e rigenerare la squadra, che lascia spazio a chi vuole prendere la penna in mano e scrivere di argomenti a suo piacimento. Non si trattano, infatti, soltanto notizie riguardanti il mondo della scuola, ma si va oltre le mura dell’istituto per aprirsi all’attualità, alla politica locale e nazionale, alle curiosità, alle problematiche di livello mondiale, alla storia, allo sport e alla cultura. Argomenti diversi, dunque, ma con un solo filo rosso: stimolare la riflessione di ogni lettore. Leggiamo le firme al termine di ogni articolo, qualcuno è un nome che fa capolino solo ogni tanto tra le pagine di Hermes, altri invece sono l’anima di questi fogli stampati che hanno contribuito a raggiungere il primo premio per il sesto anno di fila. Stiamo parlando della direttrice Annamaria Tessarin (4DL), della vicedirettrice Chiara Brunetti (5AL) , di Allyson Obber (5BC), di Francesco Gironi (2AC) e di Giovanni Campagnolo (2AC). «E’ una grande soddisfazione per tutta la redazione - si fa portavoce la giovane direttrice - è bello vedere che il proprio lavoro, oltre che dagli studenti, venga apprezzato anche al di fuori della scuola». Parole emozionate che fanno brillare gli occhi di orgoglio ai presenti, tra cui anche il dirigente scolastico Giovanni Zen che parla di un «sano protagonismo» delle giovani generazioni, che tra quelle mura crescono e trascorrono gli anni fondamentali per la propria formazione ed educazione. Ad esprimere la propria soddisfazione è anche lo stesso Giordano Dellai, giornalista e docente, che ha visto unire le sue due passioni in un unico progetto che sembra prosperare ogni anno di più. Infatti, dalle poche copie autogestite che nacquero nel 1986, quando il giornale ancora si chiamava «18 ottobre» e in cui scrivevano solo alcuni studenti del liceo classico, ora si è arrivati alla tiratura di 800 copie alla volta, raggiungendo così un bacino d’utenza ampio e diversificato, che dagli alunni arriva fino alle loro famiglie. Pertanto, non ci resta nulla da aggiungere, se non augurare un futuro avventuroso e carico di soddisfazioni per questi maestri della parola.
