Contro lo sfruttamento

Guardia di finanza, lavoratori "in nero" esposti a veleni: chiuso laboratorio tessile cinese a Cassola

I controlli per il lavoro sommerso e la sicurezza sui luoghi di lavoro, in collaborazione con l’ Ispettorato al lavoro di Vicenza, hanno evidenziato gravi violazioni 

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Al titolare una sanzione complessiva di € 20.740,00 per l’impiego irregolare dei lavoratori, due di loro senza permesso di soggiorno

Guardia di finanza, lavoratori "in nero" esposti a veleni: chiuso laboratorio tessile cinese a Cassola

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza, nei giorni scorsi hanno effettuato un accesso in un laboratorio tessile di Cassola riconducibile a una ditta individuale avviata nel mese di dicembre 2022 e gestita da un cittadino di nazionalità cinese.

Nel corso del controllo, i finanzieri del Gruppo di Bassano del Grappa hanno identificato 3 lavoratori “in nero” di nazionalità cinese, di cui 2 sono risultati privi del permesso di soggiorno o altro documento equipollente giustificante la loro presenza all’interno del territorio nazionale, e per questo denunciati alla Procura della Repubblica di Vicenza per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato, ai sensi dell’art. 10 bis del Testo Unico dell’Immigrazione. Denunciato alla medesima Autorità Giudiziaria anche il datore di lavoro, titolare della ditta individuale, per il reato previsto dall’art. 22, comma 12 del Testo Unico dell’Immigrazione, per aver occupato alle proprie dipendenze lavoratori stranieri - extra comunitari - privi del permesso di soggiorno per lavoro subordinato; è stata, altresì, formulata all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Vicenza una contestuale proposta di sospensione dell’attività imprenditoriale ai sensi dell’art. 14 del D.Lgs. 81/2008, stante la presenza di personale in nero in misura superiore al 10% di quello presente sul posto.

La parallela attività amministrativa, volta a riscontrare l’osservanza, nei confronti del personale occupato, delle norme di tutela di lavoro e di legislazione sociale, ha consentito di irrogare al titolare della ditta individuale una sanzione complessiva di € 20.740,00 per l’impiego “a nero” dei tre lavoratori e per aver proceduto, nei loro confronti, al pagamento degli emolumenti senza l’utilizzo di metodi tracciabili.

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Sopralluogo tecnico: altre gravi irregolarità

Nel corso del sopralluogo tecnico, eseguito anche in collaborazione con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Vicenza, i finanzieri bassanesi hanno sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza il laboratorio tessile e i macchinari ivi presenti, avendo riscontrato plurime e gravi violazioni delle norme poste a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Nello specifico, i locali di lavoro e gli annessi dormitori ricavati per il personale sono stati trovati in precarie condizioni d’igiene, mentre le aree adibite a lavoro sono risultate prive di un’idonea segnaletica di sicurezza, peraltro con le vie di fuga ostruite per via dell’accumulo di scarti di lavoro sul pavimento; ugualmente, le macchine da cucire sono risultate sprovviste di qualunque tipo di congegno di sicurezza.

Inoltre, il datore di lavoro non ha sottoposto a sorveglianza sanitaria i lavoratori esposti agli agenti chimici pericolosi per la salute, non ha verificato preventivamente la compatibilità delle condizioni di salute, non ha fornito i necessari dispositivi di protezione individuali (DPI) e neppure nominato alcuna figura normativamente prevista per la tutela dei lavoratori, in sostanza non adempiendo ai connessi obblighi di informazione, formazione e addestramento, di verifica periodica dell’impianto elettrico e di valutazione dei rischi. Alla luce dei predetti elementi, le Fiamme Gialle bassanesi hanno altresì denunciato il datore di lavoro per i reati concernenti la sicurezza sui luoghi di lavoro, di cui al D.Lgs. 81/2008.

Bilancio dell'operazione: denuncia e attività sospesa

In definitiva, il bilancio complessivo dell’operazione di servizio è di 3 lavoratori in nero scoperti, dei quali 2 cittadini extracomunitari denunciati per ingresso e soggiorno illegale nello Stato poiché sprovvisti di permesso di soggiorno; denuncia del titolare della ditta individuale per aver occupato alle proprie dipendenze lavoratori stranieri - extra comunitari - privi del permesso di soggiorno; irrogazione di una sanzione amministrativa di oltre 20.000 euro; sequestro preventivo d’urgenza di un laboratorio e di numerosi macchinari per violazioni alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, con contestuale denuncia del titolare per le norme concernenti la sicurezza sui luoghi di lavoro.

L’attività svolta si inquadra nella più ampia azione condotta dalla Guardia di Finanza, in stretta sinergia e cooperazione con l’Ispettorato territoriale del lavoro, volta ad individuare situazioni di sfruttamento di manodopera e prevenire i rischi per la salute dei lavoratori: si tratta di condotte che, oltre a costituire una grave forma di concorrenza sleale nei confronti degli operatori economici onesti e rispettosi della legalità, rappresentano principalmente un danno in capo ai lavoratori stessi, ai quali, infatti, non vengono riconosciuti i basilari diritti previsti dalla legge

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