Gravi carenze igienico sanitarie e insicurezza diffusa: chiuso il "Bar Giardini" a Thiene
Il provvedimento è scattato dopo una lunga serie di episodi che hanno messo a rischio la sicurezza pubblica. Stop di dieci giorni.
Aggressioni, gravi carenze igienico sanitarie, violazioni di legge e turbative all'ordine e alla sicurezza pubblica: chiuso bar a Thiene.
Gravi carenze igienico sanitarie e insicurezza diffusa: chiuso il "Bar Giardini" a Thiene
Ieri mattina, giovedì 1 settembre 2022, i Carabinieri della Compagnia di Thiene, hanno eseguito una ordinanza di sospensione della licenza del “Bar Giardini” in viale Bassani di Thiene, emessa dal Questore di Vicenza ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza Licenza sospesa e serranda abbassata per dieci giorni, a seguito delle gravi problematiche di natura sanitaria e di ordine e sicurezza pubblica che si sono venute a creare negli ultimi tempi, culminate a giugno scorso, con l’ennesimo episodio di aggressione sfociata in rapina che ha coinvolto alcuni avventori del Locale.
Era passata da poco la mezzanotte dell’8 giugno quando, un cittadino che si trovava casualmente a passare davanti al “Bar Giardini”, notava una violenta lite; …tre persone che si azzuffavano, una di loro stesa a terra mentre gli altri due la tenevano bloccata e gli sferravano pugni al volto. Allertato subito il 112, l’operatore faceva confluire immediatamente sul posto l’equipaggio della radiomobile di turno e un’altra pattuglia di rinforzo.
I militari, appena giunti avevano la presenza di un 43enne, di origini egiziane e residente nel piacentino, che si presentava con il volto tumefatto e sanguinante. Pochi attimi per comprendere che aveva bisogno di urgenti cure mediche a tal punto che veniva richiesto l’intervento del 118. Infatti, dopo le prime medicazioni, il malcapitato è stato ricoverato all’ospedale di Santorso per le cure e giudicato con prognosi di quindici giorni per i traumi al volto e alla zona perioculare riportati. Le immediate indagini svolte dal nucleo operativo, aveva portato poi all’identificazione e alla conseguente denuncia di due cittadini, di origine tunisina, residenti nell’alto vicentino, entrambi con precedenti penali, responsabili dell’aggressione.
Il provvedimento notificato ieri è stato emesso dal Questore a seguito di specifica proposta avanzata dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile i cui militari erano stati costretti più volte ad intervenire, assieme agli agenti della Polizia Locale del Nord Est Vicentino, per fronteggiare ripetute situazioni di turbativa dell’ordine e la sicurezza pubblica, identificando sistematicamente avventori pregiudicati oppure gravati da pregiudizi di polizia
Inoltre, il 29 luglio scorso, una pattuglia della radiomobile unitamente ai colleghi specializzati del N.A.S. di Padova, effettuavano uno specifico controllo presso l’esercizio pubblico, identificando ancora una volta una quindicina di avventori gravati a vario titolo da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, contro la persona, inerenti l’alcolismo e gli stupefacenti. Nel controllo specifico, i Carabinieri del N.A.S. di Padova, rilevavano una serie di inadempienze e contestavano alla titolare diverse violazioni di legge per gravi carenze igienico sanitarie, alimenti privi della obbligatoria tracciabilità, refrigeratori che non garantivano la corretta conservazione degli alimenti e la mancanza di tracciabilità dei prodotti che aveva portato quindi a segnalare i fatti all’autorità sanitaria competente.
La valutazione di tutta una serie di vicende in relazione agli innumerevoli interventi pregressi effettuati, nel corso degli ultimi 12 mesi dai carabinieri della radiomobile e dagli agenti della polizia locale, ha permesso quindi di avanzare proposta di chiusura dell’esercizio pubblico che ha determinato la recente decisione del Questore di Vicenza che ha disposto la sospensione della licenza per dieci giorni in base all’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
Nel caso di specie si tratta di un provvedimento particolare finalizzato non solo ad interrompere una situazione gravemente compromissoria per l’ordine e la sicurezza pubblica ma anche a salvaguarda della salute stessa dei cittadini.