Carabinieri

Giravano tranquilli in auto e moto con patenti false: denunciati due stranieri

Fermati dalla Radiomobile a Breganze e tra Caldogno e Costabissara.

Giravano tranquilli in auto e moto con patenti false: denunciati due stranieri
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Sorpresi dalla radiomobile alla guida con patenti false, due casi in un mese. Entrambi denunciati alla Procura della Repubblica di Vicenza.

Giravano tranquilli in auto e moto con patenti false: denunciati due stranieri

Sempre più serrati i servizi di controllo del territorio e alla circolazione stradale da parte del nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Thiene. Verso le 06,30 dell’8 ottobre scorso, la pattuglia di turno del nucleo radiomobile, mentre percorreva la S.P. 111 Nuova Gasparona di Breganze, prestava soccorso ad un utente della strada, di origine indiane ma residente a Malo, per una fuoriuscita autonoma di una Citroen C3 seriamente danneggiata sulla parte anteriore.

Il 50enne, su specifica richiesta dei militari, ha esibito il documento di guida le cui generalità erano risultate discordanti a seguito del confronto con l’altro documento d’identità visionato dai militari. Gli immediati accertamenti sul documento permettevano quindi di appurare che la patente di guida, rilasciata apparentemente dalle autorità della Repubblica Ceca il 4 giugno 2021 era contraffatta. Di fronte a questi elementi ai carabinieri non è rimasto che: sequestrare la patente falsa, denunciare in stato di libertà il cittadino indiano per falsità materiale commessa da privato e a sanzionarlo per guida senza patente che ha comportato il fermo amministrativo del veicolo di tre mesi.

Appena venti giorni dopo, e precisamente nel tardo pomeriggio del 27 ottobre, sempre durante i controlli finalizzati alla prevenzione dei reati in genere, un altro equipaggio della radiomobile fermava un motociclista a bordo di un potente scooter Yamaha T-Max che, già da alcuni giorni era stato notato aggirarsi con fare sospetto nei comuni di Caldogno e Costabissara. Infatti, appena le condizioni di sicurezza lo hanno permesso, il centauro è stato fermato dai carabinieri per un controllo che ha portato all’identificazione di A.B. 32enne di origini marocchine, con numerosi precedenti penali e di polizia inerenti anche lo spaccio di stupefacenti. Infatti, proprio ad aprile di quest’anno, era stato tratto in arresto dai colleghi di Piovene Rocchette per detenzione di cocaina ai fini di spaccio mentre imboccava il casello autostradale sempre a bordo dello stesso motociclo.

Durante le fasi dell’ultimo controllo dei documenti di identità e di guida, il marocchino esibiva ai militari della radiomobile una carta di identità marocchina, risultata genuina, mentre la patente di guida, sempre apparentemente rilasciata dalle autorità marocchine, era parsa falsa. Infatti, I conseguenti accertamenti e controlli sul documento hanno permesso di appurare che la patente era effettivamente mancante del previsto requisito antifalsificazione dell’ologramma sulla figura dello Stato di appartenenza oltre a presentare chiare imprecisioni e sbavature di stampa.

Anche in questo caso, visto quanto riscontrato, il documento di guida veniva sottoposto a sequestro penale mentre il conducente è stato denunciato in stato di libertà per falsità materiale commessa da privato. Il motociclo invece, intestato ad una sua connazionale che ne aveva denunciato da poco l’appropriazione indebita, è stato restituito all’avente diritto. A quel punto il tunisino è stato accompagnato negli uffici di via Lavarone dove, visti i precedenti specifici per droga, veniva sottoposto a perquisizione personale ma senza esito. Inoltre, grazie al suo fotosegnalamento e agli approfondimenti eseguiti sul suo conto, è emerso che lo stesso, a seguito del precedente arresto per detenzione di droga, era stato colpito dalla misura cautelare del “divieto di dimora in tutta la regione Veneto”. Per questo motivo è stato segnalato anche all’ufficio del G.I.P. del Tribunale di Vicenza che aveva disposto la precedente misura cautelare.

Le patenti ritirate, dopo le previste autorizzazioni che saranno rilasciate dal dottor Paolo Fietta e Giovanni Pipeschi, magistrati della Procura della Repubblica di Vicenza che stanno coordinando le rispettive indagini, verranno sottoposte ad accertamenti tecnici a mezzo di sofisticati strumenti in uso al personale del Polo Falsi Documentali della Polizia Locale di Rovigo, specializzati nella certificazione delle falsità documentali.

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