Giovanissimi "eroi" a Jesolo si ribellano ai rapinatori armati e ne fanno arrestare uno
Erano stati accerchiati e costretti, sotto minaccia, a farsi consegnare soldi e cellulari. Ma i teenagers di Vicenza non si sono fatti intimidire...
Nel corso della nottata odierna, come riporta Prima Venezia, militari della Stazione Carabinieri di Eraclea (VE) in collaborazione con i colleghi dell’Aliquota Radiomobile del N.O.R. della Compagnia di San Donà di Piave (VE), hanno arrestato un 20enne, I.S., ivoriano, con pregiudizi di polizia, residente a Vicenza, per tentata rapina aggravata in concorso e resistenza a un Pubblico Ufficiale.
Giovanissimi vicentini a Jesolo si ribellano ai rapinatori armati
Alle 2 circa di questa notte, quattro 19enni vicentini, tra cui una ragazza, mentre si trovavano lungo l’arenile all’altezza del 20° accesso al mare, sono stati avvicinati da un gruppo di giovani di colore, composto da cinque o sei soggetti, ed uno di questi, brandendo un coccio di bottiglia, ha intimato di consegnare loro cellulari e portafogli.
Racimolati tre cellulari e un portafoglio il gruppo ha cercato di dileguarsi verso l’entroterra ma le vittime si sono messe all’inseguimento di colui che si era impossessato della refurtiva riuscendo a raggiungerlo ed ingaggiando con lui una colluttazione.
I teenager hanno avuto la meglio riuscendo, con non poche difficoltà, a bloccarlo e a chiamare il numero di emergenza 112.
I Carabinieri di Eraclea, per primi giunti sul posto, hanno preso in consegna il fermato che ha cercato con forza di divincolarsi per tentare nuovamente di fuggire dimenandosi e colpendo i militari che sono però riusciti a contenerlo rimanendo illesi.
Uno dei rapinatori è finito dietro le sbarre
Con l’ausilio di personale dell’Aliquota Radiomobile del N.O.R., giunto in rinforzo, hanno poi proceduto alla perquisizione del soggetto che ha permesso di rinvenire una banconota da € 10 che era stata sfilata dal portafoglio sottratto e rinvenuto, così come i cellulari, lungo la via di fuga del soggetto fermato.
La refurtiva è stata immediatamente restituita alle parti lese. Due delle vittime, durante la baruffa, sono rimaste lievemente ferite e sono state medicate e refertate in ospedale ottenendo 5 giorni di prognosi ciascuna.
Il 20enne ivoriano arrestato, dopo le formalità di legge, è stato trasferito presso la casa circondariale di Venezia – Santa Maria Maggiore a disposizione dell’Autorità Giudiziaria così come disposto dal P.M. – Dott. Giorgio GAVA. Le indagini proseguiranno con l’obiettivo di identificare i correi dell’arrestato.
Essenziale si è rivelata la tempestività con cui sono stati attivati i soccorsi da parte delle vittime e massima rimane la sensibilità dell’Arma sui temi della sicurezza e del decoro urbano e per quanto attiene i fenomeni contermini alla c.d. “mala movida”.