Ambiente carcerario

Giornata intensa per la Polizia Penitenziaria al carcere San Pio X°: oggi è stata dura

Di tutti i problemi del sistema carcerario, i disguidi ricadono sempre sui lavoratori del settore.

Giornata intensa per la Polizia Penitenziaria al carcere San Pio X°: oggi è stata dura

Nel tardo pomeriggio di ieri 21 settembre 2025, nel carcere di Vicenza, un detenuto di difficile adattamento, è salito sui tetti del San Pio X° e, per motivi personali, ha avviato una protesa pacifica che però si è protratta per varie ore, mettendo in difficoltà gli addetti all’ordine e sicurezza già impiegati in turni di 12 ore continuative.

"Basta con le continue aggressioni agli Agenti di Polizia Penitenziaria del carcere San Pio X"
Il carcere di Vicenza

Nella giornata di oggi, 22 settembre 2025, nel primo pomeriggio, si sono registrati altri eventi critici di protesta da parte dei detenuti del nuovo padiglione sezione 7^, che si sono barricati nel reparto tanto da rendere necessario l’intervento di rinforzi di altro personale di Polizia Penitenziaria per riportare ordine e sicurezza all’interno del penitenziario berico.
Spinto forse dalla situazione, nel tardo pomeriggio odierno, un detenuto di difficile adattamento ristretto nella 3^ sezione del vecchio padiglione, avrebbe inscenato altra protesta per sedare la quale è intervenuto lo stesso personale già arrivato di rinforzo.

Cosa è successo oggi

Chiediamo anche noi a Leonardo Argiulli, Segretario nazionale dell’Unione Sindacato Polizia Penitenziaria (USPP) qualche informazione in più:

“Parliamo di un reparto ove sono richiusi detenuti di difficile adattamento e che per fatti analoghi sono stati trasferiti da vari altri penitenziari, a quello di Vicenza dove i colleghi operano in condizioni che, fuori di qui, nessun lavoratore accetterebbe”.

Cosa intende, Argiulli?

“Intendo che turni che superano le 12 ore continuative sono cosa che non dovrei nemmeno raccontare, ma sono la realtà. Poi, la quotidianità ci obbliga a non mollare anche se tutto ciò finisce per pesare, soprattutto, sulle nostre famiglie avanti alle quali come ogni bravo dipendente statale, chi è in divisa mette sempre l’interesse della collettività”.

“A partire dalla nostra vocazione e disponibilità, alla Amministrazione Regionale e Nazionale chiediamo solo di verificare le ragioni delle criticità e degli eventi critici che ormai sono all’ordine del giorno.

Noi abbiamo fiducia nel fatto che, chi è a livelli più alti dei nostri, saprà aiutarci.

Oggi è stata dura ma, a nome dei colleghi, devo ringraziare il personale intervenuto di supporto dagli istituti della Regione, il Provveditore ed i dirigenti del Corpo, che hanno garantito la possibilità di rispondere immediatamente ad ogni minaccia alla sicurezza”.