A Carrè e Chiuppano

Gestiva due discariche abusive con rifiuti di ogni genere, sequestrato terreno di 2.500 metri quadri

I finanzieri hanno denunciato il presunto titolare per violazione della normativa ambientale, che prevede l'arresto da tre mesi a un anno o una multa che potrebbe variare dai 2.600 ai 26mila euro

Gestiva due discariche abusive con rifiuti di ogni genere, sequestrato terreno di 2.500 metri quadri
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Nei giorni scorsi, i militari della Guardia di Finanza hanno sequestrato due aree utilizzate come discariche abusive, rispettivamente nei Comuni di Carrè e Chiuppano.

Discariche abusive nel Vicentino

Nell'ambito delle attività di prevenzione e contrasto agli illeciti di natura ambientale, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza ha recentemente sequestrato due discariche abusive all'interno di terreni privati, nei pressi dei Comuni di Carrè e Chiuppano. Nel complesso, entrambe le discariche comprendevano circa 2.500 metri quadri di terreno.

In tale contesto, la Guardia di Finanza ha denunciato un uomo di origine straniera, titolare di entrambi i depositi abusivi.

Rifiuti di ogni tipo

All'interno di queste discariche, i finanzieri hanno trovato di tutto e di più: da macchinari di condizionamento, a elettrodomestici di grande dimensione; da apparecchi elettronici, motori elettrici, pneumatici,  a vari veicoli non funzionanti. E ancora: biciclette, mobili sia in legno che in metallo, bidoni con cavi elettrici e numerosissimi oggetti di uso comune.

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A seguito di un'ulteriore indagine in collaborazione con il personale tecnico del Dipartimento Provinciale dell'ARPAV, i finanzieri hanno rilevato che nei due siti oggetto di indagine era stoccata una consistente massa di rifiuti, senza le previste autorizzazioni, in chiara violazione della normativa vigente.

Il sequestro e la denuncia

Oltre al sequestro dei terreni, i militari della Guardia di Finanza hanno poi denunciato il presunto titolare dei due terreni, nell'ipotesi di violazione della normativa ambientale, che prevede l'arresto da tre mesi a un anno, o una multa che potrebbe variare dai 2.600 ai 26 mila euro, se si tratta di rifiuti pericolosi.

Al momento, la polizia finanziaria sta eseguendo ulteriori approfondimenti, al fine di verificare la posizione fiscale della ditta individuale del soggetto, la regolare occupazione dei lavoratori presenti impiegati nell’attività lavorativa e la spettanza della misura di integrazione del reddito (c.d. “reddito di cittadinanza”) percepita dal denunciato negli anni passati.

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