Questura

Gestione illecita di rifiuti, sequestrati due siti nei territori di Padova e Vicenza

Denunciato il titolare di un’impresa individuale: riciclava materiale in metallo provento di furti.

Gestione illecita di rifiuti, sequestrati due siti nei territori di Padova e Vicenza
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A seguito di attività di polizia giudiziaria diretta dalla Procura della Repubblica di Padova e condotta dalla Polizia di Stato della locale Questura, sfociata in ultimo nell’esecuzione di alcuni decreti di perquisizione delegati dalla medesima A.G., agenti della Squadra Mobile, collaborati nella fase operativa da personale del Gruppo CC Forestale di Padova – NIPAAF,
hanno sottoposto a sequestro preventivo due siti destinati ad attività di gestione illecita di rifiuti nei territori di San Giorgio in Bosco (Pd) e di Bassano del Grappa  e denunciato per il medesimo reato un 68enne di Novi  – già indagato – ed un 28 enne di Bassano del
Grappa.

Gestione illecita di rifiuti, sequestrati due siti

L’attività di indagine – suscettibile di ulteriori approfondimenti e di un’eventuale, futura rivalutazione degli elementi indiziari sino ad oggi raccolti, anche alla luce dell’esercizio del diritto di difesa da parte degli interessati – è stata avviata a seguito di alcuni furti pluriaggravati di cavi e componentistiche di rame, ottone e ferro commessi in quest’ultimo anno ai danni di aziende delle province di Padova, Vicenza e Rovigo.

Gli approfondimenti disposti dalla Procura di Padova su alcuni di tali ultimi episodi criminosi, delegati alla Polizia di Stato, hanno presto portato gli agenti della Squadra Mobile sulle tracce degli odierni indagati, ed in particolare del 68enne della provincia di Vicenza, titolare di un’impresa individuale avente unità operativa a San Giorgio in Bosco (Pd), il quale acquistato il materiale metallico (soprattutto rame) da privati (tra i quali rom pregiudicati per furto), senza avere l'autorizzazione per effettuare tale commercio e senza conservare qualsivoglia tracciatura dell’acquisto (anzi, provvedendo allo scopo a pagare esclusivamente in contanti), effettuava operazioni varie (taglio, pressatura e messa in riserva) che ne avrebbero impedito la possibile identificazione, fino alla cessione ad aziende terze per la definitiva fusione.

L’attività di indagine, consistita soprattutto in attività di osservazione e pedinamenti ha indotto i poliziotti a ritenere che nel capannone di San Giorgio in Bosco nella disponibilità del 68enne potesse rinvenirsi del materiale di sospetta provenienza furtiva, nonché la documentazione necessaria a comprovare gli illeciti acquisti.

Un secondo sito, questa volta nella disponibilità di un 28enne di Bassano del Grappa, fra gli esecutori materiali dell’attività non autorizzata di recupero materiali ferrosi, veniva invece individuato a San Michele di Bassano.
Su disposizione della Procura della Repubblica di Padova, i poliziotti, in collaborazione con i colleghi del Commissariato di Bassano del Grappa e del Gruppo Forestale CC di Padova hanno quindi provveduto a perquisire tutti i luoghi individuati.

All’esito dell’attività di perquisizione è stato rinvenuto e sequestrato presso il capannone di San Giorgio in Bosco diverso materiale in rame, ferro ed ottone, in gran parte già “lavorato” e stivato, per un totale di circa 40 m3. Fra i cumuli stoccati nel magazzino, sono stati rinvenuti quasi 13 quintali di componenti varie di stampi in rame riconducibili ad un furto aggravato commesso lo scorso 4 luglio ai danni di un’azienda di Mussolente (VI) per un danno di circa 50 mila euro non coperti da assicurazione. Detto materiale è stato interamente restituito all’avente diritto.

Sulla base di quanto accertato si è proceduto d’iniziativa al sequestro preventivo dell’intero magazzino e del suo contenuto, come pure di un autocarro utilizzato dall’indagato per trasportare il materiale. L’uomo è stato nella circostanza deferito alla Procura della Repubblica di Padova oltre che per riciclaggio anche per gestione di rifiuti non autorizzata.
Al medesimo è stata pure sequestrata una somma di denaro ammontante a circa € 68.000 occultata in una legnaia.

Analoga attività di ricerca, effettuata dagli agenti nell’altro sito individuato nel corso delle indagini, ovvero a San Michele di Bassano del Grappa – in un’area di pertinenza di un immobile di proprietà della madre del 28enne –, ha portato al rinvenimento di diversi cumuli informi di rifiuti di vario genere (condutture idrauliche, materie plastiche, elementi
in alluminio, scarti di caldaie, frigoriferi, congelatori, pneumatici, materassi e indumenti vari), in relazione alla cui tenuta e gestione è stata analogamente contestata ai due succitati congiunti l’attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

L’intervento repressivo si inserisce nella costante azione di contrasto posta in essere dalla Procura di Padova e dalle FF.OO. nell’ambito dei reati contro il patrimonio ed in danno dell’ambiente.

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