Furto in Spagna e vetrata sfondata nel bassanese: casi risolti

Ventiduenne vittima di furto mentre si trovava a Barcellona e autovettura identificata.

Furto in Spagna e vetrata sfondata nel bassanese: casi risolti
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Furto in Spagna e vetrata sfondata nel bassanese: casi risolti

Una brutta avventura quella vissuta da una giovane studentessa bassanese in vacanza in Spagna. Rimasta vittima di un borseggio che è le è costato la sparizione di 150 euro in contante e di una serie di documenti tra i quali vi erano anche alcune carte di credito. E’ riuscita a salvare solo la carta d’identità che le ha così permesso di rientrare in patria senza problemi. L’episodio è avvenuto a Bercellona quando, la 22enne si era fermata in una delle più trafficate strade in attesa di salire su di un autobus. Questione di pochi secondi quando mani ignote le hanno aperto la borsa senza che la ragazza si accorgesse di nulla, sfilandole il portafoglio. Il borseggio l’ha scoperto alcuni minuti dopo quando i ladri si erano già volatizzati. Fortunatamente era ancora in possesso della carta d’identità e giunta ormai alla fine del suo soggiorno spagnolo ha deciso così di rientrare subito in Italia dove si è recata a sporgere denuncia agli uffici del Comissariato di viale Pecori Giraldi. Una trasferta terminata non proprio nel migliore dei modi dopo che aveva deciso di prendersi una vacanza all’estero.

Tornando al bassanese sempre gli uomini del commissariato sono invece riusciti, nel giro di pochi giorni, a ricostruire nei particolari e risolvere il caso relativo allo sfondamento di una vetrata avvenuta nel negozio di materiali edili «Sercasa». Le indagini subito avviate hanno portato all’identificazione dell’individuo autore del gesto. Il fatto era avvenuto nella nottata a cavallo tra venerdì e sabato scorso. L’obiettivo la cassa del negozio ed il contante che conteneva. Un prezioso aiuto, nel risolvere il caso, è venuto dalle immagini della videosorveglianza del negozio che avevano ripreso un individuo in azione e a viso scoperto. Immagini molto nitide e che hanno permesso di risalire subito all’autore. Si tratta di un soggetto già noto alle forze di polizia per reati contro il patrimonio, un bassanese di 52 anni, F.P.senza fissa dimora che è stato ora denunciato. E tornano ancora di attualità anche le solite truffe online. Ne è rimasta vittima, in  questa occasione, una ragazza di 29 anni di Bassano del Grappa che ha scoperto che dopo un acquisto con la sua Postepay qualcuno cominciava ad effettuare continui prelevamenti di piccole somme. La scoperta è stata quella che, questa volta, i prelevamenti venivano effettuati addirittura dalla Polonia. Al Commissariato dunque altra settimana di intenso lavoro cui si aggiungono i giornalieri controlli del territorio che vedono impegnate le forze dell’ordine. A parte questi episodi fortunatamente, da tempo, in città e nel territorio non sono stati segnalati fatti di una certa gravità o di micro-criminalità. E questo grazie soprattutto alla messa in  campo, da parte del commissariato diretto dal vice-questore Elena Peruffo di uomini e mezzi impegnati nel presidio  del territorio nelle 24 ore. Intanto sono stati rinviati a giudizio i quattro banditi, facenti parte di una banda di professionisti in trasferta dal milanese al Veneto, che a Nove, alla «Ssven Gold» avevano messo a segno due colpi nel 2015 e nel 2017. Portandosi a casa un bottino di oltre un milione dopo avere tenuto in ostaggio anche due dipendenti al fine di farsi consegnare le chiavi degli accessi  blindati e fare così man bassa di 900 capi di abbigliamento. Materiale di valore che sarebbe stato poi rivenduto all’estero.Al termine delle indagini il  pubblico ministero Claudia Brunino ha ora chiesto il rinvio a giuidizio immediato per quattro di loro. L’udienza preliminare si terrà nel mese di novembre davanti al giudice Massimo Gerace.

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