Furto aggravato in abitazione: arrestati due ladri
Avevano appena portato a compimento l’ennesimo “colpo” in abitazione quando sono stati sorpresi dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Valdagno. In auto rinvenuta refurtiva e accessori atti allo scasso.
In seguito ad un inasprimento dei reati predatori nel territorio di competenza della Compagnia di Valdagno, soprattutto a carico di abitazioni lasciate temporaneamente disabitate, al fine di arginare e reprimere tale fenomeno, sono stati implementati, soprattutto in orari notturni, servizi dedicati ad ampio e a stretto raggio.
Furto aggravato in abitazione: arrestati due ladri
Proprio durante uno di questi serrati servizi, il 24 agosto scorso, militari dell’Aliquota Radiomobile notavano un veicolo sospetto che si aggirava per le vie del Comune di Chiampo. Avvicinatisi alla Fiat Punto al fine di identificare i passeggeri, notavano che improvvisamente, un uomo e una donna abbandonavano in fretta e furia l’autovettura, cercando di nascondersi poco vicino, in dei cespugli all’interno di un’area condominiale.
Questo breve e goffo tentativo di fuga si interrompeva con il rintraccio e la successiva l’identificazione dei due, sul cui carico sono risultati diversi precedenti per reati simili.
Il controllo
All’atto del controllo, l’uomo (un 33enne) è stato trovato in possesso di diverse scatole per gioielli, denaro in contante mentre la donna (una 36enne) reggeva ancora in mano un contenitore con all’interno diversi monili in oro.
Una volta raggiunta l’autovettura, all’interno venivano inoltre rinvenuti oggetti atti allo scasso e ulteriore refurtiva tra cui diversi orologi da polso di marche pregiate. Messi davanti alla realtà dei fatti, i due ammettevano le loro responsabilità, confessando di aver da poco effettuato un furto in abitazione.
Venivano pertanto tratti in arresto per il reato di furto aggravato in concorso. Lo scorso 25 agosto, il GIP del Tribunale di Vicenza, sposando integralmente le risultanze investigative degli inquirenti, convalidava l’arresto disponendo inoltre la misura cautelare della detenzione in carcere.