A Vicenza

Flash mob in Piazza dei Signori per le farmacie private ancora senza contratto

Riprendono le lotte sindacali unitarie a partire dalle farmacie private

Flash mob in Piazza dei Signori per le farmacie private ancora senza contratto
Pubblicato:

Domani,  giovedì 3 luglio 2025 alle 20:30, i sindacati unitari, dopo diverse altre occasioni in cui le diverse sigle avevano tenuto posizioni separate, tornano ad unirsi per un flash mob in Piazza dei Signori a Vicenza, momento con il quale lavoratrici e lavoratori delle farmacie private tornano a mobilitarsi.

Dopo mesi di trattative inconcludenti per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, Filcams CGIL, Fisascat CISL e UILTuCS di Vicenza si sono dati appuntamento nel cuore del centro storico vicentino.

La vertenza riguarda oltre 60.000 addetti a livello nazionale, impiegati in circa 18.000 farmacie private, il cui contratto è scaduto da oltre tre anni senza che sia ancora stato raggiunto un accordo per il suo rinnovo.

Infatti Federfarma, associazione datoriale che rappresenta le farmacie private, sarebbe pronta a riconoscere un aumento di soli 120 euro lordi spalmati in tre anni, a fronte della richiesta sindacale unitaria di 360 euro lordi mensili.

La controfferta viene ritenuta offensiva per quelli che, di fatto, sono ormai dei veri e propri operatori sanitari di prossimità la cui professionalità non verrebbe riconosciuta tanto quanto le particolari condizioni di lavoro della categoria.

Durante quella perniciosa influenza che ha ammorbato aria ed animi negli scorsi anni, infatti, i farmacisti delle farmacie private hanno garantito un servizio essenziale, spesso con orari prolungati, turni disagiati e carichi di lavoro accresciuti.

A tato impegno non avrebbe fatto riscontro alcun riconoscimento concreto dal punto di vista economico, né normativo.

Ecco, questo è il senso di questa iniziativa simbolica organizzata da Filcams – CGIL , Fisascat - CISL e UILTuCS di Vicenza, che con essa intendono chiedere: un Contratto che restituisca dignità salariale alle lavoratrici e ai lavoratori; il riconoscimento delle competenze sanitarie acquisite e svolte; la valorizzazione del ruolo sociale delle farmacie sul territorio.

Mentre la manifestazione interesserà diverse altre importanti piazze italiane, sull'argomento abbiamo ricevuto le dichiarazioni dei rappresentanti sindacali della provincia di Vicenza:

Il Segretario Generale Provinciale Filcams Cgil, Fabio La Russa, ad esempio, ha dichiarato:

“Il lavoro nelle farmacie è esercitato da professioniste/i laureati che si impegnano per la tutela della salute dei cittadini. Un incremento continuo della professionalità e delle attività richieste nelle farmacie che deve essere riconosciuta da tutti, da Federfarma, istituzioni e cittadini. Chiediamo un aumento salariale dignitoso e che riconosca l’incremento della responsabilità delle farmaciste /i nel loro lavoro. Il contratto nazionale va rinnovato ma tenendo in considerazione le richieste sindacali salariali e di riconoscimento delle nuove attività svolte nelle farmacie.”

Fabio La Russa

Così, invece, il Segretario Generale Provinciale Fisascat Cisl, Matteo Bocchese:

“La proposta che arriva da Federfarma è completamente scollegata dalla realtà economica del settore e dalle legittime aspettative di farmaciste, farmacisti e addetti alle farmacie private, che garantiscono quotidianamente un presidio non solo sanitario ma anche di servizi a tutta la collettività. Appena 120 euro di incremento salariale complessivo per i prossimi 3 anni è una proposta inaccettabile visto il tasso d’inflazione e la conseguente perdita di potere d’acquisto che ha subito anche questa categoria di lavoratrici e lavoratori”.

Matteo Bocchese

Mentre il Segretario Generale Provinciale UilTucs, Roberto Frizzo, ha concluso:

"Chi lavora nelle farmacie private non è un generico addetto al banco, ma un professionista della salute che ha conseguito una laurea in farmacia, spesso affiancata da specializzazioni e continui aggiornamenti obbligatori. È ora che tutti, Federfarma, istituzioni e cittadini riconoscano il valore di questa professionalità.

Roberto Frizzo

Chiediamo responsabilità e rispetto: non è accettabile che a fronte di tali competenze ci si proponga un rinnovo contrattuale che mortifica e svaluta il lavoro. Le farmacie sono presidio sanitario e i loro lavoratori meritano un contratto che ne rispecchi la funzione e il livello."