Farina dagli scarti di birra per riciclarla: La Startup premiata è di tre ideatori bassanesi

I tre ideatori,  Alberto Dalla Rizza 36 anni e inventore del progetto, Marco Bassani 30 anni e responsabile finanziario e commerciale, e Pietro Panteqi, 30 anni pure lui e responsabile produttivo.

Farina dagli scarti di birra per riciclarla: La Startup premiata è di tre ideatori bassanesi
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Farina dagli scarti di birra per riciclarla: La Startup premiata è di tre ideatori bassanesi

Una Start up bassanese sta prendendo sempre più forma e piede. Si chiama «Ley», e di recente è stata portata sotto i riflettori della Camera dei Deputati a Roma per il Gran Galà del made in Italy, ricevendo un riconoscimento non da poco. In sostanza l’azienda si impegna a ricavare farina dagli scarti di birra per riciclarla ad un tipo di farina particolare.

I tre ideatori,  Alberto Dalla Rizza 36 anni e inventore del progetto, Marco Bassani 30 anni e responsabile finanziario e commerciale, e Pietro Panteqi, 30 anni pure lui e responsabile produttivo. Loro tre riescono a produrre quel tipo di farina sempre richiesta e particolare da ciò che avanza dal malto d’orzo post lavorazione, con la collaborazione dei birrifici. Dichiarano i tre ragazzi:

«La nostra start up nasce dalla nostra idea e dall’invenzione di Alberto, che ha saputo unire la passione della birra alla cucina. Infatti, l’azione di Ley è quella di recuperare la materia prima, vale a dire quello che è sempre stato considerato materiale di scarto, ovvero il sottoprodotto della produzione della birra, come il marzo d’orzo esausto, denominato trebbia. Per questo è nata Ley, un prodotto sia innovativo ma anche nutritivo, sia per quanto riguardo le proprietà organolettiche che attribuiscono ai cibi un sapore deciso. Ley è infatti consigliata a tutte quelle persone che vogliono integrare la propria dieta e alimentazione con un prodotto sano, bilanciato ma allo stesso tempo senza rinunciare al sapore piacevole. Ley, grazie alle sue caratteristiche, produce tempi di conservazione lunghi degli alimenti, oltre a servire a tutte quelle persone che soffrono di vari disturbi alimentari in merito alle varie farine. Abbiamo molte di richieste negli ultimi tempi e lavoriamo a Bassano nel nostro capannone. Se la domanda e la offerta continuano a salire, apriremo un nuovo capannone».

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