Non aveva perso il vizio

Evade di prigione, si rifugia dalla ex convivente e per "ripagarla" la spedisce al pronto soccorso

La donna ha raccontato di essere stata percossa violentemente e aveva paura a tornare a casa da sola

Evade di prigione, si rifugia dalla ex convivente e per "ripagarla" la spedisce al pronto soccorso
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Il questore: “La violenza di genere rappresenta un grave problema culturale"

Evade di prigione, si rifugia dalla ex convivente e per "ripagarla" la spedisce al pronto soccorso

Aveva già la fama di essere uno che alza le mani contro le donne, ma nonostante il soggiorno in carcere, da cui tra le altre cose era anche evaso, ci è ricascato. Nello scorso fine settimana infatti, a seguito di una chiamata pervenuta dall’Ospedale “San Bortolo” sul numero di urgenza “113”, la Centrale Operativa della Questura ha inviato una pattuglia della Squadra “Volanti” al Pronto Soccorso cittadino dove, poco prima, una donna di 36 anni, vittima di violenza , era stata medicata a seguito di lesioni causatele dalle violente percosse ricevute dal suo ex convivente – tale O.B.J., 34enne cittadino ghanese – e giudicate guaribili con prognosi di 10 giorni.

La polizia ha riaccompagnato a casa la donna terrorizzata

Subito ascoltata dai poliziotti la donna, in forte stato di agitazione, ha raccontato di aveva paura a rientrare nella propria abitazione dove, durante la notte, il suo ex compagno l’aveva violentemente picchiata. Per tale motivo la pattuglia della Polizia, a tutela dell’incolumità della vittima, l'ha riaccompagnata a casa. Dopo aver fatto ingresso nell’appartamento della donna, gli agenti hanno proceduto ad un minuzioso controllo dei locali, apparentemente vuoti. In camera da letto però, i poliziotti hanno individuato O.B.J. nascosto dentro un armadio. I dati anagrafici dell'uomo, che la donna aveva riferito ai Poliziotti indicandolo come il suo aggressore, hanno permesso un controllo sulla Banca Dati del Ministero dell’Interno e così si è scoperto che O.B.J era destinatario di un Ordinanza di Custodia Cautelare per evasione emesso pochi giorni prima dalla Autorità Giudiziaria di Vicenza.

Dopo essere stato immobilizzato dagli Agenti, a tutela dell’incolumità di tutti i presenti compresa la vittima dell’aggressione, l'evaso è stato quindi accompagnato in Questura dove, al termine delle attività di Polizia Giudiziaria, è stato nuovamente dichiarato in arresto e trasferito presso la Casa Circondariale di Vicenza.

L'ex compagno evaso era nascosto nell'armadio

O.B.J., oltre ad essere stato condannato per il reato di evasione annovera a proprio carico altre condanne per resistenza a Pubblico Ufficiale, nonché diverse denunce per lesioni e maltrattamenti in famiglia, alle quali si è aggiunta la ulteriore denuncia alla Procura della Repubblica di Vicenza per i fatti accaduti durante la notte dello scorso fine settimana.

In considerazione di quanto accaduto e dei precedenti specifici accertati a suo carico, il Questore della Provincia di Vicenza Paolo Sartori ha dato disposizione all’Ufficio Immigrazione di avviare l’iter – in parallelo con quello giudiziario – finalizzato alla espulsione del pregiudicato straniero dal Territorio Nazionale.

La violenza sulle donne è un "grave problema culturale"

“La violenza di genere, oltre a rappresentare una forma di reato particolarmente odioso in quanto commesso a danno di vittime spesso non in grado di potersi difendere, rappresenta un grave problema culturaleha evidenziato il Questore della Provincia di Vicenza Paolo Sartori –. La Polizia di Stato rappresenta uno snodo fondamentale di una rete composta da Istituzioni, Enti locali, Centri antiviolenza ed Associazioni di volontariato, ed è da sempre in prima linea, anche con Progetti specifici, nell’incoraggiare una cultura della parità di genere, dell’uguaglianza e del rispetto delle libertà, con lo scopo di eliminare retaggi culturali e discriminazioni, nonché con l’obiettivo di aiutare le donne a difendersi, a chiedere aiuto ed a denunciare le violenze subite”.

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