Etra aggiorna il piano anticorruzione
Nel 2018 l'ufficio audit interno in azione in 21 casi.
Etra aggiorna il piano anticorruzione
Per 21 volte nel 2018 l’ufficio Audit della società Etra spa ha avviato inchieste interne, per vigilare sulle più diverse procedure che si svolgono all’interno della società pubblica: raccolta rifiuti, sicurezza nei cantieri, contratti di forniture, incompatibilità di incarichi agli amministratori. Alcuni casi sono stati trattati all’interno dell’azienda mediante procedure di auto tutela, altri sono stati inviati alle autorità competenti per le necessarie istruttorie. Le segnalazioni che hanno impegnato l’ufficio di controllo interno di Etra sono giunte sul tavolo del responsabile Audit mediante un delicato meccanismo di autocontrollo imposto con il piano anticorruzione adottato nel 2017 e rinnovato recentemente mediante approvazione del prospetto triennale anticorruzione 2019-2021 da parte del Consiglio di Gestione. Altre informazioni sono giunte invece mediante segnalazioni interne, i cosiddetti “whisterblower”, ovvero dipendenti o fornitori che hanno indicato alla direzione possibili anomalie.
Si tratta di un primo importante risultato raggiunto da Etra, che dal 2015 ha investito tempo e risorse per costruire quel “palazzo di vetro” su cui sindaci soci, ma anche tutti i cittadini, possano contare in ogni momento. L’adozione del Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza per il triennio 2019-2021 fissa alcuni punti chiave: la riduzione delle occasioni in cui possano verificarsi casi di corruzione e illegalità all’interno della società, creare un ambiente sfavorevole alla corruzione, assicurare a tal proposito la formazione del personale e incrementare l’efficacia dell’azione di vigilanza. Etra ha inoltre adottato un codice di comportamento estremamente chiaro, che richiama il Decreto della Presidenza delle Repubblica n. 62/2013. Il Dpr definisce i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare.
Pur non essendo Etra soggetta alla diretta applicazione del Dpr, non rientrando tra le pubbliche amministrazioni, l’azienda ha ritenuto opportuno adeguarsi ai principi tracciati dal decreto, e questo in virtù del fatto che Etra è società in house e i cui soci (i comuni) sono amministrazioni pubbliche soggette all’applicazione del codice di comportamento dei dipendenti pubblici. Il piano prevede una serie di regole che garantiscono libertà di movimento, garanzia di segretezza alla persona individuata da Etra per ricoprire il ruolo di responsabile Audit, il quale non può essere licenziato o spostato di incarico se non per giusta causa o perché a sua volta oggetto di indagine per corruzione.
“Le inchieste che appaiono ogni giorno nelle cronache dei quotidiani nazionali e locali, e che riguardano le società che gestiscono i servizi primari dei cittadini, come acqua e raccolta rifiuti, hanno imposto a Etra un’attenzione straordinaria all’autocontrollo, nella consapevolezza che il patto con i cittadini si saldi solo sulla fiducia reciproca”, spiega il Presidente Etra Andrea Levorato.
Proprio nell’ottica di una formazione di alta qualità, Etra ha promosso un convegno su trasparenza e anticorruzione per la mattina di martedì 2 luglio che vedrà radunati all’hotel Piroga di Selvazzano Dentro (Padova) tutti i sindaci soci di Etra.