Operazione "Scambio posta"

Emettono false fatturazioni per ricevere i sussidi Covid

Di fatto le false fatturazioni individuate nel corso delle indagini, non solo sono state utilizzate per creare un articolato meccanismo di frode fiscale, ma anche per consentire alle 4 imprese coinvolte di poter indebitamente beneficiare degli aiuti economici messi a disposizione delle imprese in difficoltà da parte delle Autorità Centrali in relazione all’Emergenza COVID-19 per un ammontare complessivo pari a € 76.168,00.

Emettono false fatturazioni per ricevere i sussidi Covid
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Il Nucleo P.E.F. di Vicenza, nell’ambito dell’operazione di servizio convenzionalmente denominata “SCAMBIO-POSTA”, in data 08.06.2021 ha dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione di misure cautelari personali (n. 17 persone fisiche) e reali (n. 22 persone fisiche/giuridiche) e al contestuale decreto di perquisizione nei confronti di n. 39 “target”.

Emettono false fatturazioni per ricevere i sussidi Covid

In tale contesto, sulla base di un preliminare esame della documentazione sequestrata in sede di perquisizione, venivano segnalate alla A.G. procedente circostanze inerenti la possibile indebita percezione di fondi/aiuti COVID da parte di società coinvolte nell’operazione “SCAMBIO-POSTA”. Il Nucleo PEF riceveva, pertanto, specifica delega dal magistrato inquirente, nel cui ambito è stato compiutamente esaminato il carteggio relativo alle istruttorie presentate dalle società interessate dalla percezione di aiuti di Stato.

Gli approfondimenti investigativi esperiti con ricorso all’informatica operativa (Molecola), alle banche dati in uso al Corpo e alla valorizzazione in chiave economico-finanziaria degli elementi desunti dalla documentazione sottoposta a sequestro probatorio durante le operazioni di perquisizione, hanno consentito di accertare che i legali rappresentanti di fatto e di diritto della “A.G. TRADING S.r.l.”, della “INNOVATION S.r.l.s.” e della “BOLGI S.r.l.” e il titolare della ditta individuale “EDIL2014 di BERTELLI Giorgio”, n. 7 dei quali già destinatari - a vario titolo - di misure cautelari personali e reali eseguite in data 08.06.2021 in conseguenza della frode fiscale disvelata nell’ambito dell’operazione di servizio “SCAMBIO-POSTA”, hanno indebitamente percepito fondi legati alla predetta emergenza, erogati con riferimento al c.d. “Decreto Rilancio” e al c.d. “Decreto Sostegni”.

Le attività investigative poste in essere dal Nucleo P.E.F. di Vicenza hanno permesso di acclarare che i citati soggetti, con l’ausilio del consulente fiscale, GALLO Nicoletta, anch’esso coinvolto nella frode, al fine di trarre in inganno l’Ente Erogatore delle provvidenze (Agenzia delle Entrate), hanno avuto indebito accesso agli aiuti di Stato comunicando, tra l’altro, falsi dati contabili costituiti dalle false fatturazioni.

Di fatto quindi le false fatturazioni individuate nel corso delle indagini, non solo sono state utilizzate per creare un articolato meccanismo di frode fiscale, ma anche per consentire alle 4 imprese coinvolte di poter indebitamente beneficiare degli aiuti economici messi a disposizione delle imprese in difficoltà da parte delle Autorità Centrali in relazione all’Emergenza COVID-19 per un ammontare complessivo pari a € 76.168,00.

In esito ai riscontri investigativi è stato possibile, pertanto, segnalare alla locale Procura della Repubblica la condotta posta in essere da: ANDRIGHETTO Alberto, ANDRIGHETTO Chiara, BERTELLI Giorgio, BERTOCCHI Alessandro, GALLO Nicoletta, GHITTI Mirko, LIUZZA Vincenzo e BOLETTI Giovanni, [quest’ultimo censito nell’ambito dell’analisi di rischio “già INSIDE LOCKDOWN (ora P.R.I.C.E.)” elaborata dal Comando Regionale Veneto], ritenuti responsabili di aver violato la fattispecie penale prevista e punita dall’art. 640 bis del codice penale.

Contestualmente, è stata proposta all’Autorità Giudiziaria l’applicazione della misura del sequestro preventivo, anche con procedura d’urgenza, del profitto del reato indebitamente conseguito per un totale complessivo di € 76.168,00, unitamente al rilascio di specifico “nulla-osta” per le successive contestazioni amministrative che si ritiene opportuno effettuare sui soggetti giuridici coinvolti.

Con separata trattazione, verrà, quindi, proposta una richiesta di deroga alle ordinarie regole in tema di competenza territoriale con l'intento di procedere all'esecuzione di "interventi amministrativi d'iniziativa" nei confronti delle società percettrici dei citati aiuti, che saranno rendicontati anche con la redazione degli appositi modelli A.Re.s.

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