E' stato un tassista a riconoscere l'accoltellatore del prof a Bassano
Determinanti le scarpe rosse. Convalidato il fermo per il 33enne senza fissa dimora originario del Trevigiano: ora è in carcere a Vicenza

E’ durata poco più di ventiquattro ore la latitanza del 33enne di origini trevigiane, che lunedì 25 agosto 2025, poco dopo le 7, a Bassano del Grappa aveva accoltellato il 62enne professore di matematica che stava percorrendo viale XI Febbraio per recarsi al liceo Brocchi.

Il giovane, senza fissa dimora e già noto alle Forze dell’ordine, ora è in carcere a Vicenza.
I Carabinieri di Bassano del Grappa, mentre la Città sembrava inebetita per l’enormità del fatto – il professore era stato preso a coltellate solo per aver rifiutato di dare una sigaretta – e per le pochissime informazioni che circolavano, hanno cominciato a comporre il quadro proprio a partire dai palazzi della via.
I tasselli del puzzle
I tasselli, così, si sono velocemente incastrati nel puzzle: al diniego della sigaretta da parte del docente, il giovane ha reagito violentemente e lo ha colpito con un coltello da cucina con lama in ceramica, tra la scapola sinistra e la spina dorsale in modo tanto forte da spezzare il coltello stesso; poi è scappato in direzione del centro Città.
Descrizione fornita dalla vittima, sopralluoghi, raccolta di testimonianze e registrazioni dei sistemi di sorveglianza hanno portato frutto e gli investigatori si sono mossi con la foto dell’aggressore al fine di costituire una rete di osservazione utile alla cattura.
Il riconoscimento
Così è avvenuto anche con un tassista, Fabio Gortan che, come sperato dagli investigatori, ha fatto la chiamata decisiva.
Martedì 26 agosto 2025, infatti, Gortan che ricordava bene i tratti somatici del soggetto segnalatogli e notando le scarpe rosse indicate dai testimoni oltre che riprese dalla video sorveglianza, mentre stazionava in attesa di clienti avanti alla stazione dei treni, ha visto il giovane vicino all’edicola che si trova nel piazzale.

Dal bar della stazione ha quindi avvertito il 112 ed in poco più di ventiquattro ore, il pericoloso soggetto è stato fermato ed ora, indiziato di tentato omicidio, si trova al carcere San Pio X°.
Il coordinamento
Le ricerche sono state coordinate dal Pubblico Ministero Ginevra Virginia Sturmann e le Forze dell’ordine hanno eseguito la cattura del fuggitivo mentre quello se ne stava, pensieroso, su una panchina di fronte alla stazione, dopo che lo stesso tassista l’aveva agganciato ed intrattenuto porgendogli ed accendendogli una sigaretta che quello gli aveva domandato.
Il contributo della Polizia locale
Alle indagini hanno dato un contributo determinante le numerose telecamere pubbliche e private disseminate per la Città.
Riferisce l’Assessore alla sicurezza, Alessandro Campagnolo:
“La Polizia locale ha trascorso la giornata di lunedì a visionare registrazioni e facendo riscontri con le foto segnaletiche di possibili indiziati.

Alla fine il nostro uomo è stato individuato mentre percorreva via Marinali e, potendo distinguere chiaramente il volto e l’abbigliamento, se ne è tratta una foto segnaletica. Mi compiaccio per il lavoro dei nostri Agenti, fondamentale per giungere all’arresto: la collaborazione con le altre Forze dell’ordine, i moderni strumenti tecnologici e la capacità di osservazione hanno dato frutto”.

Era circa l’una e mezza di martedì, infatti, quando il 33enne è stato arrestato e portato a sirene spiegate al Comando Compagnia Carabinieri di via Emiliani.
Soddisfatto Luca Zaia
Sempre attento, il Governatore del Veneto ha diramato una nota dal seguente tenore:
”Rischiare la vita perché un balordo violento ti accoltella alla schiena per il rifiuto di una sigaretta, o che ti picchia senza alcun motivo come accaduto dal Direttore Generale dell'Ulss Pedemontana Bramezza nella sua città di residenza, non è ammissibile in una terra civile e pacifica come il Veneto. Al professore accoltellato invio il mio grande augurio di pronta guarigione perché quella lama, conficcata tra due organi vitali, è stata a millimetri dall'essere fatale. La ferita era talmente grave che i neurochirurghi del San Bortolo di Vicenza hanno dovuto affrontare un intervento delicato e difficile. A loro i migliori complimenti per la professionalità e le capacità dimostrate. Di fronte a queste situazioni dobbiamo fare squadra per individuare contromisure efficaci, a cominciare dal presidio del territorio fino ad arrivare, se necessario, anche a un inasprimento delle norme a tutela delle persone per bene".

Sereno anche il Sindaco Nicola Finco
Conclusasi la caccia all’uomo, il Sindaco ha dichiarato:
“Ero preoccupato per la gravità del fatto ed il luogo centrale dove era avvenuto: ragioneremo sul potenziamento della sicurezza e sulla copertura delle aree sensibili”.

Anche Finco ha espresso riconoscenza alle Forze dell’ordine per la rapida soluzione dell’indagine: Carabinieri, Polizia e Polizia locale per il lavoro fondamentale che svolgono per la Città.
Un pensiero c’è anche per la vittima, per la gravità dell’offesa e per una pronta guarigione.
Bassano non è una Città violenta, commentava ancora il Sindaco, ma sul fronte della prevenzione, ha promesso un aumento delle risorse per la sicurezza stessa e per potenziare la videosorveglianza.
Da Bassano al San Pio X° sola andata
L’assurda aggressione al docente pugnalato alla schiena per i noti futili motivi, avvenuta lunedì di prima mattina in viale XI Febbraio, si è quindi conclusa martedì con l’arresto del responsabile, in piazzale della stazione, dopo ventiquattro ore di serratissime indagini condotte da Carabinieri, Polizia della Stato e Polizia Locale, che hanno consentito di assicurare alla giustizia il responsabile ora incarcerato a Vicenza con l'accusa di tentato omicidio.