Droga e tentata estorsione, due finiscono in manette a Bassano

I due uomini sono stati associati alla casa circondariale di Vicenza in attesa dell’udienza di convalida.

Droga e tentata estorsione, due finiscono in manette a Bassano
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I Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Bassano del Grappa hanno tratto in arresto il 29 marzo per tentata estorsione in concorso il 38enne albanese Florenc Metaj e il 40enne italiano Gianfranco Bassani, entrambi già noti alle Forze di Polizia per vari reati, fra cui spiccano quelli in materia di stupefacenti.

La dinamica dei fatti

Il 27 marzo un 44enne bassanese si è presentato negli uffici di via Emiliani, chiedendo aiuto poiché gravemente minacciato da due soggetti a scopo estorsivo. La vittima, con un passato di tossicodipendenza, ha descritto i due soggetti, di cui uno suo ex pusher, che avevano richiesto 2 mila euro a titolo di una presunta fornitura di stupefacente: tale evenienza è stata negata con forza dalla vittima, probabilmente bersagliata poiché ora in possesso di un’occupazione stabile. Le minacce sono state rafforzate dal Bassani che si sarebbe definito “calabrese” ed avrebbe mostrato l’impugnatura di una pistola infilata nei pantaloni.

Le indagini

Si è dunque attivata la macchina dell’Arma per inchiodare i responsabili: organizzato l’incontro alle 12 del 29 marzo davanti all’albergo “Fior di Loto”, una cospicua aliquota di Carabinieri si è appostata in attesa del tentativo estorsivo. Dopo pochi minuti di minacce, per i due non c’è stato scampo, subito bloccati dai militari in sicurezza. Una successiva perquisizione a casa di Bassani, ove stava dimorando provvisoriamente anche il complice, ha permesso di rinvenire 41 dosi fra hashish e cocaina, oltre a 160 euro, tutto nella disponibilità di Metaj, per cui si è aggiunta l’accusa di detenzione ai fini di spaccio. È stata anche rinvenuta la pistola giocattolo presumibilmente utilizzata per le minacce.

Arrestati

I due arrestati sono stati associati alla Casa Circondariale di Vicenza in attesa dell’udienza di convalida su disposizione del PM di turno Dottor Gianni Pipeschi. La positiva risoluzione è stata resa possibile dalla prontezza dei Carabinieri e, soprattutto, dalla fiducia della vittima che non ha esitato a rivolgersi alle Forze dell’Ordine

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