Valdagno

"Devi farla sulla sedia, come i cani": peruviano sequestra e minaccia la 36enne con cui aveva una relazione

Una vicenda da incubo per una donna rumena, segregata in casa da un 39enne perché voleva interrompere il rapporto. L'extracomunitario è stato arrestato.

"Devi farla sulla sedia, come i cani": peruviano sequestra e minaccia la 36enne con cui aveva una relazione
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Valdagno: arresto di cittadino extracomunitario per i reati di sequestro di persona, minaccia aggravata, lesioni e diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite.

"Devi farla sulla sedia, come i cani": peruviano sequestra e minaccia la 36enne con cui aveva una relazione

Una situazione delicatissima, grave, che sarebbe potuta presto divenire un vero e proprio incubo ad occhi aperti per una donna rumena, domestica di 36 anni, interrotta solo grazie al tempestivo e provvidenziale intervento dei Carabinieri della Stazione di Arzignano.

I fatti

Giunta dalla Romania da circa un anno e impiegata come donna delle pulizie in un’abitazione del citato centro, aveva da poco intessuto une relazione sentimentale con un cittadino peruviano, P.M., 39enne, fratello della proprietaria dell’abitazione, giunto in Italia da poco più di tre mesi, in cerca di lavoro. A seguito di incomprensioni, la donna aveva deciso di comunicare all'uomo la sua volontà di interrompere definitivamente la loro relazione benché non fosse mai stata stabile.

Approfittando dell’assenza dei proprietari di casa, al momento in Brasile, il 22 agosto scorso, il peruviano, minacciandola di morte, obbligava la donna a consegnargli il cellulare, costringendola a sedersi su una sedia, vietandole persino di bere o di andare in bagno. “Devi farla lì, sulla sedia, come i cani” le avrebbe detto, continuando a minacciarla con coltelli da cucina. Le avrebbe inoltre negato la possibilità di recuperare dal centro estivo, il figlio di 7 anni.

Ma c’è dell’altro: durante queste interminabili fasi del sequestro, il peruviano, avrebbe confidato alla vittima che, a sua insaputa, sarebbe venuto in possesso di sue immagini e video intime o a sfondo sessuale e che sarebbe stato suo intendimento pubblicarle su social networks e siti pornografici. Ormai accecato dalla gelosia, il peruviano consegnava alla donna il suo smartphone costringendola a effettuare il download di un’applicazione che, a suo dire, le avrebbe permesso di recuperare messaggi e foto, cancellate in precedenza.

E qui, l’errore. Approfittando di un momento di distrazione del sequestratore, la vittima inviava un messaggio ad un suo amico, mettendolo a conoscenza di quanto le stesse succedendo. Da lì, la diramazione dell’allarme alle Forze dell’Ordine.

L’intervento

Informati dalla Centrale Operativa, i Carabinieri della Stazione di Arzignano, si precipitavano sul posto, localizzando l’abitazione ove era stata segregata la vittima. Si udivano distintamente urla e richieste di aiuto prima di notare una donna in lacrime, scappare dalla porta dell’abitazione, diretta proprio verso i Militari dell’Arma nel più classico dei comportamenti di chi richiede aiuto e con evidenti segni di percosse. Era rincorsa da un uomo che veniva immediatamente bloccato e identificato.

I successivi accertamenti permettevano quindi di ricostruire l’intero quadro indiziario. Il 25 agosto, il GIP del Tribunale di Vicenza, sposando integralmente le risultanze investigative dell’Arma, convalidava l’arresto disponendo inoltre la misura cautelare della detenzione in carcere.

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