Decretata morte cerebrale per uno dei lavoratori coinvolti nell'incidente industriale
Altro grave incidente sul lavoro funesta il nostro Veneto

Salgaim Ecologic opera nella raccolta, trasporto e lavorazione di sottoprodotti di origine animale, il recupero di oli e grassi esausti di origine vegetale e animale. Essa conta una ventina di dipendenti.

Proprio in questo processo industriale si è insinuato l'inghippo che ha causato il grave incidente sul lavoro nel quale due operai sono stati coinvolti ieri, con uno di essi ricoverato in gravissime condizioni e, dopo poche ore, dichiarato in stato di morte cerebrale. Queste, almeno le informazioni giunte fino al momento in cui scriviamo.
Tornando all'incidente, i due lavoratori erano in una trincea entro alla quale avrebbero dovuto sbloccare una "coclea" ovvero una macchina idraulica che serve a trasportare liquidi ed è costituita da un involucro cilindrico dentro il quale ruota un elicoide pescante nel bacino da cui si vuole muoverli. Ciò pretenderebbe il corretto funzionamento dell'impianto che, evidentemente, si era inceppato proprio perché nel flusso della lavorazione entrano scarti di origine animale.
Dalle condutture di tali impianti è peraltro normale che fuoriescano miasmi sulla cui salubrità non si può certo scommettere ma dei quali si potrebbe sottostimare la pericolosità dal momento che vengono trattati in ambiente aperto.

Certo, chi scrive non è un tecnico, ma potrebbe essere sintetizzata proprio cosi la tragica fatalità che è toccata ai due lavoratori i quali, come detto, erano si all'aperto ma entro una trincea ed in una giornata afosa che avrà anche contribuito allo stazionamento piuttosto che alla dispersione di eventuali esalazioni.
Del fatto in sé avevamo dato conto ieri nell'immediatezza dell'accaduto, ma oggi ci tocca tornare in argomento soprattutto per riferire dell'operaio che già ieri era stato trasportato all'ospedale San Bassiano in codice rosso dopo i vani tentativi di rianimazione sul posto.
Riepilogando
Uno degli operai è stato esposto alle esalazioni scaturite dalla conduttura, essendo finito nella struttura elicoidale che trasporta le carcasse di animale in lavorazione ed è svenuto mentre il collega di lavoro accusava a sua volta un mancamento ma riusciva ad allontanarsi.
Tutto succedeva, come vi abbiamo riferito nell'immediatezza dei fatti, ieri pomeriggio alla Salgaim Ecologic spa di Tezze sul Brenta (VI) in viale Brenta, 129 dove, come accennato, si provvede al trattamento e recupero di scarti di macellazione ed alla loro trasformazione in mangimi per animali.
L’infortunio è capitato quando erano le 15:30 e l'impianto di movimentazione dei liquami industriali si è inceppato richiedendo l'intervento di manutenzione.
A.M., 48enne meccanico di origine marocchina, abitante a Tezze sul Brenta, una volta spento l'impianto è intervenuto per sbloccare il flusso dei liquidi e calandosi nell'impianto sarebbe caduto sbattendo la testa e rimanendo esposto alle fatali esalazioni di anidride solforosa prodotte dalla lavorazione.
M.T., il collega 46enne di Laghi di Cittadella che era con lui, è riuscito ad allontanarsi per dare l'allarme.
A quel punto il personale ha avvertito il 118 ed in azienda sono intervenuti il Suem con un’ambulanza e un’auto medica, i vigili del fuoco di Bassano, i Carabinieri della stazione di Rosà e lo Spisal dell’Ulss 7.
Lo sfortunato meccanico era rimasto nella coclea per una decina di minuti e sono stati i Vigili del fuoco a recuperarlo dalla tramoggia dov'era finito.
Sulla vicenda, abbiamo letto anche noi che è intervenuta la consigliera regionale del Pd Chiara Luisetto:
"Seguiamo con apprensione la vicenda drammatica e siamo vicini all'operaio per il quale sarebbe stata dichiarata la morte cerebrale. Si tratta dell'ultimo anello di una catena infinita di incidenti sul lavoro nella nostra regione. Indipendentemente dalle cause è sempre più evidente l'esigenza di mettere in campo provvedimenti strutturali, non dettati dalle emergenze, per garantire la sicurezza dei lavoratori. La Regione deve essere in questo senso in prima linea, non attendista"

Il segretario generale di Uil Veneto Roberto Toigo, invece:
"Non conosciamo ancora l'esatta dinamica dei fatti; in questi giorni particolari, con temperature al di sopra delle medie per tanti giorni consecutivi, occorre predicare prudenza. Con le altre sigle sindacali stiamo lavorando con la Regione Veneto ad un decreto ad hoc sulla questione caldo. Il testo è stato approvato, adesso attendiamo un’ordinanza più dettagliata".